Negli ultimi anni, sull’editoria italiana, si è scatena una tempesta perfetta. A soffrire sono stati sia i grandi gruppi editoriali, anche quelli che potevano contare sulla filiera completa dalla stampa alla vendita, sia quelli piccoli e indipendenti, soffocati da costi di distribuzione e sconti. In questo panorama, però, c’è anche chi ha trovato la sua strada costruendosi nel tempo una forte identità.
Una di queste realtà indipendenti è Iperborea, la casa editrice milanese specializzata in letteratura del Nord Europa che, anche quest’anno, organizza il festival I Boreali per portare a Milano un po’ di clima nordico, festival di cui, per il secondo anno consecutivo, Linkiesta è media partner.
L’appuntamento è al Teatro Franco Parenti di Milano, che dal 20 al 23 aprile sarà popolato da scrittori nordici e italiani, a cominciare dall’autore ed entomologo svedese Fredrik Sjöberg, che insieme a Paolo Nori inaugura il festival in un incontro che celebra la lentezza e l’amore per i limiti.
Tra gli scrittori saranno presenti anche Stig Dalager, con il suo libro appena uscito dedicato alla vita di Kierkegaard, Sara Stridsberg, che con Massimo Cirri incontra il pubblico per parlare della Svezia negli anni del welfare e del rapporto fragile e tra salute e malattia, la giallista norvegese Monica Kristensen e i suoi racconti di esploratori e grandi avventurieri artici, Minna Lindgren che ci porta il mitico umorismo finlandese, ma non finisce qui. In programma anche un racconto teatrale di Giuseppe Cederna dedicato ad Arto Paasilinna e alla sua folle anarchia, un concerto con performance live di Jeppe Kjellberg (WhoMadeWho) e President Bongo (ex GusGus) affiancati dal visual artist Khan of Finland, e appuntamenti di cinema, come la serata di video sperimentali di registe nordiche, e poi lezioni di musica, performance, cibo e corsi di lingua, tutti accomunati dal fil rouge della suggestione nordica.
Per leggere il programma completo, vai sul sito ufficiale de I Boreali.