Parliamo di gite scolastiche, e cioè di ragazzi a bordo di autobus non sempre sicuri. O almeno questo è quello che hanno dimostrato gli ultimi controlli in merito.
In occasione del rinnovo dell’accordo tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Polizia di Stato riguardo ai viaggi di istruzione, l’istituto nazionale ha pubblicato un cominicato stampa in cui si dichiara che, nel corso del 2016, la Polizia Stradale ha impiegato 10.615 pattuglie per il controllo di 15.546 autobus (di cui 10.126 su richiesta delle scuole), rilevando irregolarità su 2.549 veicoli (1.287 di quelli controllati su richiesta delle scuole). Numeri altissimi come si vede: 1 autobus su 6 non è a norma.
Le violazioni accertate riguardano in ordine: irregolarità documentali (2.117 violazioni), inefficienza dei dispositivi di equipaggiamento – ad esempio, pneumatici lisci, cinture di sicurezza guaste, fari rotti ecc. – (624 violazioni), mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo (449 violazioni), eccesso di velocità (262 violazioni), carte di circolazione ritirate (68), patenti di guida ritirate (46) e omessa revisione (36).
Ma quali sono le regioni che hanno fatto incetta del maggior numero di irregolarità? Per quanto riguarda il rapportro tra autobus controllati e autobus che hanno presentato qualche tipo di problema, le regioni più sanzionate sono Lombardia (217 su 1961), Veneto (228 su 932), Abruzzo (209 su 938), Lazio (298 su 1573) e Sicilia (245 su 1213).
Dai dati messi a disposizione dal MIUR si nota che fra tutti, l’articolo maggiormente violato è 174 cds, cioè quello relativo alla durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto. In questo caso, il primo posto tra i più irregolari se lo aggiudica la Lombradia, con 106 violazioni. Secondo in classifica l’Abruzzo (64), e poi la Toscana (51). Medaglia di legno invece per la Sicilia che ha violato l’art 174 cds un totale di 45 volte.
Un’altra inflazione decisamente ricorrente è quellla che riguarda i limiti di velocità (art. 142 cds), non rispettati principalmente da Veneto (37), Toscana (32), Piemonte (29) e Basilicata (22). Inoltre, l’articolo 193 cds, cioè l’obbligo di assicurazione di responsabilità civile, è stato violato per un totale di 24 volte, metà dei quali in Piemonte, seguito dalla Sicilia, i cui autobus hanno portato a spasso senza assicurazioni gli studenti 5 volte su 1213.
Ma dai dati emerge anche qualche rassicurazione: dei 15.546 autobus controllati nessun conducente è stato trovato irregolare all’art. 187 cds, guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, così anche per la guida sotto l’influenza dell’alcool, ad eccezione di un solo ed unico caso, in Veneto.
Il MIUR ha ricordato che l’intervento della Polizia Stradale non è obbligatorio, ma è un servizio messo a disposizione delle scuole, le quali potranno a loro volta segnalare alla Polizia Stradale i viaggi d’istruzione o programmare controlli lungo l’itinerario, che saranno effettuati a campione, inviando richiesta scritta tramite modulo preposto. Inoltre, le istituzioni scolastiche potranno richiedere, prima della partenza l’intervento della Sezione polizia Stradale della provincia di appartenenza per un controllo del mezzo di trasporto e per la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente.
1 autobus su 6 in partenza per le gite scolastiche non è a norma. Tra questi le regioni che hanno fatto maggior incetta di irregolarità sono Lombardia, Veneto, Sicilia e Abruzzo
I gravi incidenti verificatisi in Italia ed all’estero, la giovane età dei trasportati e la tendenza delle gite a concentrarsi in specifici periodi dell’anno, sono elementi che fanno emergere l’importanza di porre l’attenzione alla sicurezza dei viaggi di istruzione. «I numeri registrati lo scorso anno – ha osservato il Sottosegretario Gabriele Toccafondi – ci dicono che dobbiamo continuare in questa direzione, proseguendo con i controlli sui mezzi che portano le nostre ragazze e i nostri ragazzi in gita».
Il Direttore del Servizio Polizia Stradale del Ministero dell’Interno, Giuseppe Bisogno ha dichiarato: «Gite sicure è una delle iniziative, tra quelle che portiamo avanti, della quale vediamo maggiormente i frutti. È un esempio virtuoso di sostanziale collaborazione istituzionale. E non potevamo fare diversamente visto che già da anni la Polizia di Stato e il Ministero dell’Istruzione fanno educazione stradale nelle scuole. L’attenzione alle gite scolastiche c’è sempre stata da parte della Polizia Stradale, ma dallo scorso anno abbiamo voluto fare qualcosa di più strutturale sul territorio, grazie alla collaborazione con il Miur».