Gli inglesi parlano molto bene l’inglese, ma imitano molto male l’italiano che parla in inglese. È un dato di fatto. Riescono sempre a suonare offensivi (e in fondo lo sono), riprendono alcuni tratti essenziali dell’italiano, ma lo stiracchiano, lo esagerano. Aggiungono qualche immancabile gesto a caso e, quando si tratta di accenti, raggiungono sempre la caricatura. Mancando il bersaglio.
La prova più illustre è questo video di Amy Walker, attrice americana famosa nel suo Paese più che altro per riuscire a imitare senza sbavature ben 21 accenti. Il problema è che non si limita agli accenti dell’inglese (lingua che, contando le diverse intonazioni della sola Gran Bretagna è già piuttosto ricca di varietà, figurarsi se si aggiungono anche gli accenti americani e australiani), ma aggiunge anche dimostrazioni in italiano (cioè, in inglese parlato con accento italiano), francese, e altre pronunce europee.
Ecco: come può notare qualsiasi italiano, i nostri connazionali quando si esprimono in inglese, non fanno così. Non che parlino molto meglio (salvo lodevoli eccezioni), ma di sicuro non dicono “pizza” come se fosse “piiiizza”. E nemmeno è vero che l’italico “mette tutta l’energia in ogni vocale”, come sostiene lei. Tutt’altro. Non si allunga in avanti quando parla, non assume una faccia da scemo, non fa nulla di ciò che viene consigliato per imitare l’accento italiano.
In ogni caso, prima che ci arrivasse LinkPop, ci è arrivata questa youtuber. Parla inglese piuttosto bene e, dopo aver sperimentato più volte di persona le storture delle imitazioni ai danni degli italiani, ha deciso di fare chiarezza. Noi non parliamo così. Non certo meglio, ma non così.