Come sembrare ammalati quando si parla al telefono

Esiste un trucco che permette di camuffare la voce e farla sembrare più sofferente e traballante. Ma non va usato per ingannare il datore di lavoro

Molletta, patata in bocca, imbuto, l’asciugamano “che copre” e la conca di rame. E alla fine (“Fantozzi, è lei?”) si viene riconosciuti lo stesso. Per simulare davvero la voce da malato non servono travestimenti particolari, il trucco migliore è un altro e richiede, più che panni e imbuti, una certa snodabilità fisica.

Come si spiega su questo sito giapponese, “Quando si chiama al lavoro per darsi malati (e non lo si è) la cosa migliore è piegarsi all’indietro, appoggiando le braccia a terra, a ricreare un ponte”. Funziona davvero: la voce, strozzata dalla posizione e dallo sforzo, risulterà molto più traballante e sofferente. E convincerà senza dubbio il capo, o quello dell’ufficio del personale.

Certo, occorre prima di tutto possedere un minimo di flessibilità. E poi anche un poco di onestà intellettuale: come spiega il sito nipponico – e LinkPop approva di cuore – il sistema del ponte all’indietro non va usato per ingannare il proprio datore di lavoro e assicurarsi un permesso di malattia in più.

La cosa migliore, allora, è usarlo quando si sta male davvero – ma si teme di non risultare credibili alle orecchie di un datore di lavoro fin troppo sospettoso: ci si piega all’indietro e poi si compone il numero. Tutti si preoccuperanno per voi.

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