Le Wachowski sono troppo avanti per tutti, per questo chiudono bottega

La coppia di fratelli-sorelle più libera e radicale del cinema con Matrix, V per Vendetta, Cloud Atlas e Sense 8 ha anticipato lo spirito dei tempi e ha ispirato movimenti e rivolte, ma la verità è che sono talmente radicali, libere e avanti rispetto ai tempi, che ora nessuno le fa più lavorare

JEWEL SAMAD / AFP

La notizia è girata settimana scorsa tra i gruppi di Facebook dei fan e qualche giornale specializzato, ma non ha fatto scalpore. I Wachowskis chiudono la loro casa di produzione a Chicago e mettono in vendita il loro studio, 2000 metri quadri in tutto, per 5 milioni di dollari. Il motivo? Nessuno li chiama. Non hanno più progetti in lavorazione. “Out of business”, si sarebbe scritto una volta su un cartello di cartone lasciato a sballonzolare al vento fuori dalla porta sbarrata. La notizia è di quelle brutte. Per il cinema, ma non solo. È una tragedia. Perché la coppia, nata di fratelli e divenuta di sorelle, negli ultimi 20 anni ha partorito alcuni dei prodotti culturali più rivoluzionari di sempre, leggendo prima di tutti e addirittura anticipando lo zeitgeist.

1999: esce il primo dei Matrix, un film talmente potente da sbalestrare contemporaneamente l’immaginario di mezzo mondo e il modo di raccontare e girare film d’azione. Tre anni dopo, nel 2003, il cerchio si chiude con due film sequel che chiudono l’arco narrativo. Passano altri 3 anni. È il 2006: esce il film V per Vendetta, prodotto e sceneggiato dai Wachowski, il loro lavoro, tratto da un fumetto di Alan Moore, si inocula talmente tanto nell’immaginario occidentale da far diventare la faccia e il ghigno di Guy Fawkes, l’ispiratore della rivolta di Londra del film, il simbolo della rivolta, mentre la V si incista definitivamente nel nome e nel logo del MoVimento 5 Stelle. Matrix e V per vendetta, due macigni lanciati nello stagno dell’immaginario occidentale che hanno un effetto dirompente. La distanza tra i Wachowski e la realtà è al suo grado 0.

Passano 6 anni, e mentre la realtà ancora sta digerendo la loro rivoluzione, i Wachowski non si fermano, anzi accelerano. È il 2012 e nei cinema esce un altro film firmato dai due: Cloud Atlas, uno straordinario viaggio che dura 400 anni e molteplici generazioni, in cui i Wachowski — che stavano per diventare “le” — portano il discorso anarchico iniziato con Matrix e portato avanti con V per Vendetta a un livello superiore. Non più lotta dell’Eletto contro il potere. E neppure lotta collettiva e reazionaria della gggente. A ben vedere neppure più lotta, ma consapevolezza, come ben ci aveva letto nel 2014 Flavia Monceri nel suo Anarchici. La coppia va più veloce della realtà, la semina. Sono già troppo avanti, e infatti il film diventa un cult ma solo per pochi.

In Cloud Atlas la rivoluzione libertaria coinvolge l’individuo in interiore homine, per dirla alla Bianciardi. Che in parole povere significa che fa sul serio, indica a tutti la possibilità di scardinare il mondo, e per questo fa paura. L’impeto individuale dell’Eletto di Matrix, l’unico che poteva liberare l’Umanità dal Matrix grazie alla sua illuminazione, alla tecnica, e all’infinito arsenale di armi a sua disposizione, diventa quello di Somni-451, la meno umana di tutti, — un artificio genetico — che però non ha più bisogno delle armi, le basta la consapevolezza di sé, la propria autoderminazione: «Essere vuol dire essere percepiti», recita Somni-451 ai posteri, «la nostra vita non è nostra. Da grembo a tomba siamo legati ad altri, passati e presenti, e da ogni crimine e da ogni gentilezza generiamo il nostro futuro».

Ma c’è ancora un’altra tappa. È il 2015, e i fratelli Wachowski sono ufficialmente diventate le sorelle Wachowski — l’inglese ci aiuta con l’impersonale “the”, ma l’italiano ci fa restare ancorati alla prigione dei generi — e grazie a Netflix escono con una delle serie più rivoluzionarie di sempre, sia a livello formale e registico, che sostanziale. La rivoluzione è ancora più interiore, la libertà è totale e quindi difficile, molto difficile. I generi sessuali si intrecciano, si incrociano, quasi spariscono. Il percorso di autodeterminazione, e quindi di libertà, è diventato totale. E infatti in pochi le stanno dietro. Netflix chiude la serie e anche se non rivela i numeri, la decisione parla da sola: non porta abbonati, che é l’unica metrica che conta, per Netflix.

Siamo al 2018. Dopo l’ultima puntata speciale di Sense 8, regalata da Netflix ai fan per non perderli, le Wachowski accusano il colpo e, a pochi mesi dalla pubblicazione dello speciale su Netflix mettono in vendita il loro studio. Cessata attività. I fratelli-sorelle più libertari e liberi della storia del cinema sono andati troppo avanti, hanno superato senza frecce e clacsonando lo spirito dei nostri tempi, quello che si è fatto bastare la rivolta pop di V per Vendetta, ma per il quale la rivoluzione quella vera e intima proposta prima da Cloud Atlas e poi da Sense 8 è insopportabile, inaccettabile, irricevibile.

«There is a natural order to this world, and those who try to upend it do not fare well», dice lo schiavista bianco Haskell Moore in Cloud Atlas, maledicendo il genero, il primo della catena di libertari di Cloud Atlas, e tutta la sua stirpe. «C’è un ordine naturale in questo mondo e coloro che tentano di capovolgerlo non finiscono bene. Questo movimento non sopravviverà. Se ti unisci a oro, tu e l’intera tua famiglia verrete schivati. Al meglio, esisterete come paria, oggetto di sputi e bastonate. Al peggio, sarete linciati e crocifissi». Un ordine naturale che forse anche Lana e Lilly Wachowski, come i loro personaggi, stanno pagando caro.

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