“Il Giardino dei sonagli è un’equazione sonora dell’utopia raggiungibile del Mediterraneo, in cui la potenza della diversità degli esseri umani viene celebrata attraverso campane e sonagli con un differente peso, ritmo, storia, provenienza, funzionalità, che insieme vivono, suonano e fanno incontrare mondi lontani”: così, Yuval Avital, artista multimediale di origini israeliane, annuncia l’immensa scultura sonora a cui si accinge a dar vita tra i campi di grano al Mulinum di San Floro.
Proprio nella parte più stretta e ventosa della Calabria, tra il golfo di Sant’Eufemia e il Golfo di Squillace, laddove sorge la startup calabrese nata grazie a un crowdfunding lanciato dal giovane Stefano Caccavari per recuperare la filiera dei grani antichi, prenderà forma l’opera partecipata e collettiva nata da un progetto di Terzo Paradiso Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, disseminata di sottili spighe metalliche, dalle quali propendono 150 campane e sonagli, provenienti da ogni angolo del Mediterraneo, suonati dal vento.
“L’opera è scaturita dalla mia idea del connubio tra uomo e natura, artificiale e mistero, trovando il suo dialogo con il territorio ventoso, con il Mulinum che si è rivelato sin da subito il luogo in cui realizzare il sogno del suono unico del Mediterraneo” aggiunge Avital, soffermandosi sull’entità della campana che, moltiplicata a centinaia, diventa un algoritmo complesso, estetico ma naturale che sposa i canti degli uccelli, il fruscio del vento, il belato delle pecore.
“L’opera è scaturita dalla mia idea del connubio tra uomo e natura, artificiale e mistero, trovando il suo dialogo con il territorio ventoso, con il Mulinum che si è rivelato sin da subito il luogo in cui realizzare il sogno del suono unico del Mediterraneo”
La creazione artistica permanente, che raffigura l’incontro tra ricerca estetica ed etica, sarà inaugurata domenica 14 luglio, in occasione della Festa della trebbiatura, un prestigioso evento artistico e scientifico per celebrare la magia, la storia, la cultura e la tradizione del Mediterraneo.
“Guidato dai Virgili del Terzo Paradiso e da Stefano Caccavari, ho raggiunto un’intimità unica con la bellezza della Calabria. Non è un innamoramento cieco, vedo benissimo le contraddizioni, il dolore e le sfide di questa terra, ma io vengo da un Paese (Israele ndr) in cui accanto alla speranza e al sublime sfrecciano i carri armati. Non mi spavento facilmente, riesco a leggere la profonda bellezza e potenza di questa regione, la più estrema dell’Italia, dall’inarrestabile potenza creativa e emotiva che mi affascina” conclude l’artista, tra l’altro ambasciatore del Terzo Paradiso, che, grazie alla partecipazione e al potere del fare di tutti, fra poco meno di un mese presenterà Il Giardino dei sonagli, scultura visionaria con cui avvierà una narrazione sonora fondata sulla sinergia tra arte, scienza e impegno sociale, immerso nell’infinita bellezza della tradizione.