EconomiaConsigli ai giovani per iniziare a investire (bastano 5 euro)

In un momento di precarietà economica e sociale, le nuove generazioni tendono a cercare di minimizzare i rischi legati alle proprie finanze, evitando quindi di investire. Nulla di più sbagliato: se fatto nel modo giusto, si possono far fruttare i propri risparmi anche a partire da piccole cifre

Photo by Zachary Nelson on Unsplash

In un momento di instabilità dal punto di vista socio-economico per il nostro Paese, il tema del risparmio sta acquistando rilevanza sempre più quotidiana. Se è vero che siamo tra i più virtuosi su questo fronte, è anche vero che le nuove generazioni sembrano non seguire sempre questo tradizionale trend. E qui, però, la prodigalità non c’entra. Rispetto ai propri predecessori, infatti, i giovani italiani guadagnano poco e dunque riescono a risparmiare cifre limitate. Un dato su tutti per spiegare queste tendenze: l’elevato tasso di disoccupazione giovanile e la dipendenza economico-abitativa li spingono a lasciare la casa dei genitori intorno ai 30 anni, mentre in Europa, in media, questo succede con quattro anni di anticipo. Abbandonato l’originario nido, poi, spesso dirigono l’attenzione verso lidi più prosperi oltre confine (Regno Unito e Germania in testa, ma anche Francia, Svizzera e Brasile, secondo il Rapporto italiani nel mondo 2019).

Le nuove leve dell’“Ok Boomer”, insomma, sono consapevoli della scarse opportunità lavorative che si prospettano loro nel Bel Paese. E il clima di incertezza economica guida dunque inevitabilmente anche le loro scelte finanziarie. Secondo un recente sondaggio di Bankrate, per esempio, la principale barriera economica percepita dei millennials e dalla generazione X, nel passaggio all’età “adulta”, è l’acquisto di una casa: basti dire che la metà di loro considera i propri redditi insufficienti per acquistare un immobile. Non solo: secondo il 30% di loro, l’impossibilità di riuscire a risparmiare quote accettabili è legata ad un eccessivo costo della vita.

Secondo gli esperti, i giovani hanno un portafoglio molto variabile, che si aggira tra i 2mila e i 30mila euro

Per via di queste dinamiche, ma probabilmente anche di una scarsa consapevolezza finanziaria, i giovani italiani spesso tendono a cercare di azzerare i rischi, il che significa che considerano ancora poco la possibilità di fare investimenti. Prove ne sia il fatto che, secondo quanto riportato da Assogestioni, l’età media dei sottoscrittori a fondi di investimento è di 60 anni, mentre la quota di quelli compresi tra i 26 e i 35 è scesa in due anni dal 15% al 6%. Trattasi di uno scarso appeal di questi fondi, incapaci di fornire una consulenza valida e dei costi di mantenimento accessibili, o più semplicemente di una scarsa fiducia dei giovani nella percepita volatilità di un investimento, combinata con la generale scarsità di risorse?

Secondo gli esperti, i giovani hanno un portafoglio molto variabile, che si aggira tra i 2mila e i 30mila euro. Checché se ne possa pensare, però, si tratta comunque di gruzzoletti che varrebbe la pena di far fruttare, a maggior ragione se ci si vuole “assicurare” per il futuro. Ad oggi, i settori che più riescono ad attrarre gli investimenti dei millennials sono quelli legati alla creatività, con politiche sensibili alle tematiche ambientali e ai diritti civili. Non solo, sono anche affascinati dalla finanza etica e dai suoi risvolti.

Se la diversificazione è chiave di volta in ambito di investimenti, a maggior ragione allora questa variabilità di ambiti di interesse può giocare a favore dei giovani. E, contrariamente a quanto normalmente si pensa, non serve disporre di grandi cifre per iniziare a risparmiare. L’app Gimme5 di AcomeA in questo senso è vincente: bastano 5 euro per per aprire un salvadanaio digitale Gimme5 e investire i risparmi nel fondo preferito. In più, con più di 300 contenuti (40mila a settimana!) capaci di spiegare in modo semplice e chiaro le basi del risparmio, quest’applicazione si propone di guidare l’utente a una gestione del proprio denaro consapevole e informata, all’insegna della trasparenza e della correttezza.

Servizi innovativi sul web, costi contenuti e facilità di accesso sono i concetti che contraddistinguono il risparmio con Gimme5

Ecco perché l’affidabilità e la diversificazione dei fondi proposti dall’App Gimme5 di AcomeA sono riuscite a fare breccia tra i giovani: basti dire che solo il 10% dei sottoscrittori ha più di 56 anni, mentre il 70% ne ha meno di 45. Un trend opposto rispetto a quello offerto dal panorama generale italiano. I tre macroprofili offerti, a breve termine, dinamico e aggressivo, vanno incontro alle esigenze di tutti i clienti: perché questi fondi sono dedicati a tutti, anche a chi ha iniziato a lavorare da poco e non possiede grandi somme di denaro.

Gimme5 ha una diffusione omogenea su tutto il territorio italiano, con una presenza massiccia in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio e con un’incidenza del 50% al Sud e nelle Isole. Molti dei 50mila obiettivi di risparmio inizialmente impostati, principalmente destinati a viaggi (19%), veicoli (10%), hobby (8%) e casa (6%), sono stati raggiunti dai numerosi giovani sottoscrittori, con un risparmio medio mensile di 150 euro. E le prospettive per il futuro sono di proseguire su questa linea di successo. Servizi innovativi sul web, costi contenuti e facilità di accesso sono i concetti che contraddistinguono il risparmio con Gimme5. Sapendo poi che, in caso di dubbio, si potrà avere tutta l’assistenza necessaria, davvero non c’è più scusa che tenga: iniziare a risparmiare non è mai stato così semplice!

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