La cassa integrazione per i lavoratori costretti allo stop dall’emergenza sanitaria arriverà direttamente sui conti correnti bancari, probabilmente entro Pasqua. Le banche anticiperanno le cifre e saranno poi rimborsate dall’Inps entro un massimo di sette mesi. L’accordo tra sindacati, associazioni imprenditoriali e l’Associazione bancaria italiana (Abi) è stato raggiunto nella notte dopo un lungo confronto in videoconferenza. E a darne l’annuncio è stata la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo: «Le parti sociali e l’Associazione bancaria italiana hanno sottoscritto, alla mia presenza e su mio invito, la convenzione per l’anticipazione degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia».
I primi soldi arriveranno quindi ben prima dei due mesi di solito necessari all’Inps per il disbrigo delle pratiche. La convenzione (qui il testo) riguarda la cassa integrazione ordinaria, quella in deroga, gli assegni del Fondo di integrazione salariale e dei fondi bilaterali. Le banche anticiperanno fino a un massimo di 1.400 euro per la cassa integrazione a zero ore di nove settimane prevista nel decreto Cura Italia. Un periodo che potrebbe presto essere presto allungato dal governo nel decreto aprile in lavorazione. La convenzione avrà infatti durata fino a fine 2020. Nel caso in cui l’importo complessivo fosse superiore ai 1.400 euro, la banca integrerà la differenza una volta incassate le risorse extra dall’Inps.
Il lavoratore dovrà fornire l’Iban e indicare le banca scelta per l’anticipazione degli importi mensili, senza costi né interessi aggiuntivi. Non ci sarà bisogno quindi di andare in banca per riscuotere la somma e a breve saranno disponibili i moduli per l’accesso alla misura.
Si stima che i lavoratori coinvolti siano 10 milioni, compresi i dipendenti delle piccole e microimprese, con uno stanziamento di 5 miliardi da parte del governo.
«Un risultato molto importante grazie al quale milioni di lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche una rapida anticipazione dell’importo del trattamento di integrazione salariale che gli spetta», ha commentato la ministra Catalfo. «Non potevamo pensare di attendere mesi per ottenere la cassa integrazione», ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. «Attraverso questo accordo, entro Pasqua ci sarà l’erogazione del primo assegno».
Le parti sociali e l’Associazione bancaria italiana (Abi) hanno sottoscritto, alla mia presenza e su mio invito, la convenzione per l’anticipazione degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. (1/3)
— Nunzia Catalfo (@CatalfoNunzia) March 30, 2020