Con la crisi del COVID-19, il dibattito politico nostrano sul processo di integrazione europea è tornato a essere centrale. Il risultato del Consiglio europeo di settimana scorsa, già commentato da Linkiesta Europea, ha portato a un’intesa di massima tra i leader dell’Unione europa, riguardo la definizione di un fondo (recovery fund) per stimolare la ripresa economica in Europa.
Allo stesso tempo, resta però poco chiaro con quali modalità – e, soprattutto, risorse – questo fondo verrà messo in piedi. Insomma, un classico scenario che lascia aperte molteplici interpretazioni. Sul network EuroPod, nell’ultimo episodio della serie podcast The Sound of Economics, gli esperti del think tank Bruegel discutono il risultato del Consiglio.
Secondo Guntram Wolf e Maria Demertzis, rispettivament direttore e vice direttore di Bruegel, il bicchiere è mezzo pieno. «Roma non è stata costruita in un solo giorno», argomenta Wolf. Secondo il direttore il semplice fatto che i leader si siano accordati su una gestione del fondo «veicolata dalle istituzioni europee stesse», è un passo avanti rispetto a un coordinamento intergovernativo, esemplificato dall’Eurogruppo.
Allo stesso tempo, però, André Sapir, senior fellow presso Bruegel vede il bicchiere pezzo vuoto: «Non abbiamo imparato nulla di nuovo» dal risultato del meeting. Sapir spiega che tutto è stato scaricato sulle negoziazioni relative al prossimo Quadro di finanziamento pluriennale dell’Unione.
EuroPod è anche su Facebook a e Twitter, nonché sulle principali piattaforme di streaming come Google Podcast, Spotify e iTunes.