Smart watchingNove serie tv europee da vedere ora su Netflix

La spagnola Vis a Vis, l’irlandese Rebellion, la croata Novine. Ma anche Osmosis, dove nella Francia del futuro i single trovano l’anima gemella grazie alla tecnologia. Basta ingerire una pillola e aspettare il risultato

Poster

Parlement è bella, ma in Italia non si può vedere ancora. La Casa di carta, Sherlock o Peaky blinders sono dei capolavori tra le serie tv europee ma quasi tutti le conoscono. Non è facile scovare le serie tv europee più famose disponibili su Netflix e perfette per il binge watching. Tra certezze, prime visioni e perle nascoste ecco la lista delle nove serie da non perdere.

Francia, Osmosis (2019 – presente). Dimenticate Tinder, il futuro dell’amore è l’intelligenza artificiale. L’idea è semplice. Nella Francia del futuro i single trovano l’anima gemella grazie alla tecnologia. Basta ingerire una pillola e aspettare il risultato. Conoscere l’amore della propria vita è dunque una questione di algoritmi. Qualcosa però va storto. Le 12 persone chiamate a testare il servizio scoprono cosa accade alle informazioni “carpite” dalla pillola. Perfetta metafora sul trattamento dei dati. 

Germania, Dark (2017 – presente). “Stranger Things”, ma più complesso. E forse più bello. “Dark” è la serie tedesca sui loop temporali e le dimensioni parallele. Decifrarne il significato fa parte del divertimento. Nella piovosa Renania alcuni ragazzi scompaiono nel nulla. Tolte di mezzo le risposte più semplici inizia un viaggio sorprendente. Difficile da capire, meravigliosa da vedere. Una delle numerose perle di Netflix Europa. Un consiglio: prendere appunti durante la visione.

Belgio, Unità 42 (2017 – presente). Un poliziotto e una ex hacker formano l’unità specializzata contro i crimini informatici. La caccia a spietati cyber-criminali è però solo l’inizio. C’è molta azione ma anche un’indagine approfondita del dark-web. Il mondo osservato attraverso i lati oscuri di Internet si rivela davvero pericoloso. La serie perfetta per rivedere il proprio rapporto con la tecnologia.

Croazia, Novine (2016 – presente). La vita di un importante quotidiano croato tra pressioni politiche, poteri forti e corruzione. “Novine” è la serie imperdibile per capire il giornalismo. La bellissima Fiume (sì, quella di D’Annunzio) fa da sfondo a un thriller politico basato molto sui fatti del presente. Così tanto che nella seconda stagione si parla di nazionalismo. Più volte la produzione della serie è stata bloccata perché i fatti narrati coincidevano troppo con la cronaca.

Paesi Bassi, Undercover (2011 – 2016). Due agenti sotto copertura cercano di incastrare il più grande produttore di ecstasy d’Europa. Le regole del poliziesco applicate senza troppa originalità, ma personaggi da culto. Patteggiare per l’intrigante “Walter White d’Europa” o per i detective sta dunque allo spettatore. A seconda della scelta la serie cambia. E in entrambi i casi riesce sempre a sorprendere.

Irlanda, Rebellion (2016). Miniserie storica in cinque parti. “Rebellion” racconta la rivolta di Pasqua del 1916. Evento chiave per l’indipendenza irlandese dal Regno Unito. Dopo la Brexit è più facile sapere da che parte stare. Le sommosse sono raccontate dal punto di vista di un gruppo di donne. Giorni di instancabili scontri, restituiti con cura dalla messa in scena. Da vedere tutto d’un fiato, come un lungo film che rivela storie spesso ignorate.

Polonia, The Witcher (2019 – presente). Il folklore polacco incontra la tradizione fantasy nella “serie-rivelazione” del 2019. Tratta dai libri di Andrzej Sapkowski, divenuti celebri grazie alla saga videoludica, “The Witcher” arriva sui piccoli schermi per sorprendere lo spettatore. In un mondo fantasy abitato da esseri magici Geralt di Riva (Henry Cavill) è uno strigo. Il suo lavoro consiste nell’eliminare pericolosi mostri, per il giusto prezzo. Il nuovo “Game of Thrones”? Non esageriamo, ma vale la pena guardarla perché ne parlano tutti.

Spagna, Vis a vis (2015 – 2019). La televisione spagnola produce successi a ritmi sorprendenti. Dopo la “Casa di Carta” ed “Elite”, “Vis a Vis” è la serie spagnola più vista su Netflix. Racconta di Macarena (Maggie Civantos), giovane donna che per amore finisce in carcere. La vita dietro le sbarre è però sconvolgente e per sopravvivere è necessario adattarsi. Le nuove amicizie di Macarena le faranno scoprire inaspettati lati del suo carattere. Un dramma intrigante, imperdibile per chi ha amato “Orange is the new black”.

Svezia, Quicksand (2019 – presente). Prima produzione Netflix in Svezia. “Quicksand” racconta delle conseguenze di una sparatoria in una scuola di Stoccolma. Al centro delle vicende il processo per omicidio alla diciottenne Maja (Hanna Ardéhn). La polizia è però convinta che la giovane non sia altro che una complice. Attraverso gli interrogatori ripercorriamo i giorni che hanno condotto al tragico evento. Presto però, seduta nell’aula del tribunale, prende posto la società svedese. La critica sociale si palesa e l’aspetto più crime incontra il teen drama. Le ombre della serena Stoccolma rivelate dalle azioni sconsiderate di un’adolescente.  

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