Super GadWow, Lerner prova il brivido di scrivere su un giornale «senza padroni»

Esordio sul Fatto dell’ex giornalista della Stampa di Agnelli, della Repubblica di De Benedetti, del Corriere dell’intero capitalismo italiano, di La 7 della Telecom, della Feltrinelli di Feltrinelli e della Rai prodiana

Miguel MEDINA / AFP

Gad Lerner ha lasciato Repubblica perché, come ha scritto oggi sul Fatto quotidiano, alla guida operativa del giornale fondato da Eugenio Scalfari è arrivato un «monarca assoluto», John Elkann.

Così ha deciso di provare il brivido di scrivere per un giornale «senza padroni», quello diretto da Marco Travaglio, come ai bei tempi degli esordi su Lotta Continua, avendo però trascorso gli ultimi 30 anni di favolosa carriera giornalistica da vicedirettore della Stampa dell’avvocato Agnelli, da grande firma della Repubblica di Carlo De Benedetti, da editorialista del Corriere dei grandi capitalisti italiani, da direttore e conduttore di La 7 prima della Seat-Pagine gialle di Lorenzo Pellicioli poi della Telecom di Marco Tronchetti Provera, da autore della Feltrinelli di Carlo Feltrinelli e da direttore della Rai ulivista di Romano Prodi.

Sveliamo un segreto ai lettori de Linkiesta: tutti i giornali, come qualsiasi altra attività imprenditoriale, hanno padroni e azionisti interessati alle sorti dell’impresa e dell’investimento.

Il Fatto sarà anche un giornale «senza padroni» e Repubblica di proprietà di un «monarca assoluto», ma incrociando il sontuoso curriculum professionale di Lerner con gli assetti azionari delle testate dove ha costruito un’invidiabile carriera di successo sembra che il modello di governance preferito dal nuovo editorialista di Travaglio sia più che altro quello del despota, naturalmente illuminato.

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