MemeLe sei pagine (più una) di satira da seguire su Twitter per prendere in giro l’Europa

Dall’account che usa i dipinti per commentare le sentenze tedesche al supereroe che l’Unione non si merita, ma di cui ha bisogno. E c'è anche il cappello della regina Elisabetta. Viaggio nel delirio dei profili twitter sulla Eu bubble

Si può fare satira sull’argomento più serio del mondo? Sì, se si possono usare i meme. L’account principe nel prendere in giro i tic, le manie e le curiosità delle istituzioni europee è DG Meme di cui vi abbiamo già parlato, dimostrando come i capelli dell’impeccabile Ursula Von Der Leyen siano perfettamente in grado di descrivere tutti gli stadi del lockdown che ognuno di noi ha attraversato. 

Ma a ben cercare nel sommerso di account Twitter sono tante le perle di satira sulla “Eu Bubble”, cioè quel mondo parallelo che si dirama tra le istituzioni dell’Unione disseminate tra Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, popolato da personaggi leggendari e imperscrutabili, quali europarlamentari, commissari, presidenti, assistenti, tirocinanti, funzionari e chi più ne ha più ne metta. 

Ecco allora la nostra personale lista di account da non perdere. 

1. @mepassistant: attiva dal 2013. Offre uno sguardo ravvicinato ad una particolare categoria della EU Bubble: gli assistenti parlamentari. Spesso invisibili, ma nella maggior parte dei casi praticamente essenziali. Esperti di ogni campo dello scibile umano, a volte anche a loro insaputa. Capita però che i risultati loro fatiche non sempre riconosciuti, anzi.

2. @Berlaymonster: attiva addirittura dal 2009 (è praticamente alla sua terza legislatura!). Se siete attenti lettori de Linkiesta Europea, saprete che Berlaymonster è il soprannome con si è soliti riferirsi simpaticamente al Berlaymont, la sede della Commissione Europea. Su Twitter, Berlaymonster diventa un vero e proprio influencer (anzi, un effluencer come si definisce lui stesso), pronto a dirci la sua con puntualità ed accuratezza su tutto ciò che riguarda l’UE. E non risparmia neppure chi, del Berlaymont, è letteralmente la padrona di casa.

3. @MiddayMinions: attiva dal 2014. Rimaniamo a casa Berlaymont con i personali Minions di Ursula Von Der Leyen, che ci aggiornano sugli highlights delle conferenze stampa della Commissione Europea,  che si tengono ogni giorno rigorosamente a mezzogiorno. Negli ultimi due mesi l’attenzione è rivolta ai prodigi del punto stampa virtuale. 

Prima dell’emergenza coronavirus però (sì, fatichiamo quasi a ricordarcene ma c’era vita prima della quarantena!), ci potevamo imbattere, un giorno sì e l’altro pure, in post di questo tipo.

4. @AmericanEUDude.: attiva dal 2014. Una cosa è certa: cercare di capire come funzionano EU Bubble e le istituzioni UE in generale è un’impresa titanica (o almeno è così che viene percepita nella maggior parte dei casi). Immaginatevi allora quanto possa essere complicato per chi in Europa non ci vive nemmeno. Per fortuna c’è American EU Dude, “An American in Brussels, dudesplaining the EU to all y’all”. L’addio definitivo al Regno Unito del Parlamento Europeo lo scorso 29 gennaio, non poteva essere spiegato meglio. 

5. @captain_europe: attiva dal 2016. Non il supereroe che l’Unione Europea si merita, ma quello di cui ha bisogno. Mettere d’accordo tutte le istituzioni dell’UE è a volte quasi impossibile, e la storia lo dimostra. Quante volte una risoluzione del Parlamento Europeo è stata bloccata o radicalmente trasformata dal Consiglio? Se avessero eletto lui al posto di Charles Michel, sarebbe forse potuto cambiare qualcosa? 

6. @EUinPaintings: attiva da maggio 2020. Concludiamo con una vera e propria new entry dell’universo sommerso “EU bubble e satira”. Anche con  con soli 9 post all’attivo, EU in Paintings rientra di diritto in questa lista. E’ vero, arte e meme sono un binomio praticamente imbattibile. Inserire l’incognita UE avrebbe teoricamente potuto rovinare tutto. E invece…

Menzione speciale: @euro_hat, «The new favourite hat of Queen Elizabeth II, sending European messages to Britain and beyond» Perché un cappello del genere, non potevamo proprio non farvelo vedere.  

La pagina Facebook che prende in giro l’Europa a colpi di meme

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