CasaPound costretta allo sgombero della sua sede storica di Via Napoleone III a Roma, occupata da 17 anni. La notizia è partita dalla viceministra all’Economia Laura Castelli e questa mattina si è concretizzata con la notifica del sequestro dello stabile da parte delle forze dell’ordine.
«Ci lavoriamo da tanto, finalmente si ristabilisce la legalità», si legge in un post su Twitter della sottosegretaria Castelli, seguita subito dalla sindaca Virginia Raggi, che ha scritto «finalmente qualcosa si muove».
Ho appena saputo che è stato ordinato lo sgombero da Via Napoleone III a Casapound. Ci lavoriamo da tanto, finalmente si ristabilisce la legalità. @virginiaraggi
— Laura Castelli (@LaCastelliM5s) June 3, 2020
Finalmente qualcosa si muove su sgombero palazzo occupato abusivamente da #Casapound in centro a Roma. Ripristiniamo la legalità. @LaCastelliM5s https://t.co/nthnBYoAHo
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) June 3, 2020
Il movimento di estrema destra guidato da Simone Di Stefano dovrà lasciare lo stabile nel quartiere Esquilino della capitale illegalmente occupato.
A notificare il provvedimento, chiesto dalla procura e ottenuto dal Gip del tribunale di Roma, sarà la Digos. Il reato contestato è quello di occupazione abusiva.
CasaPound a marzo ha occupato una serie di stabili dell’Aeronautica militare in via delle Baleniere, a Ostia. Il ministero della Difesa ha già chiesto alla prefettura di procedere con lo sgombero.