Molti europei credono che i diritti umani possano creare una società più giusta. È questo, in estrema sintesi, il risultati dell’indagine condotta dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (Fra).
Secondo la relazione”What do fundamental rights mean for people in the EU?” (Che cosa significano i diritti fondamentali per i cittadini dell’Ue?), l’88% delle persone nell’Unione ha fiducia nei diritti umani per creare società più giuste. Tuttavia, chi fa fatica ad arrivare a fine mese, è giovane o vulnerabile spesso ritiene che questi diritti non gli appartengano.
L’indagine evidenzia infatti nette differenze all’interno della società europea e sottolinea la necessità per i governi di agire al fine di riconnettere i cittadini europei con i loro diritti, garantendo che tutti possano beneficiarne allo stesso modo.
«È allarmante come molti giovani europei o coloro che faticano ad arrivare a fine mese si sentano abbandonati dai diritti umani. I diritti umani sono per tutti e nessuno dovrebbe sentirsi lasciato indietro» afferma il direttore della Fra Michael O’Flaherty.
«Il numero di persone che si sentono disilluse dalla corruzione e da come funziona la nostra società democratica dovrebbe spingere i paesi dell’Ue a intervenire. Abbiamo tutti il dovere di garantire che i diritti umani apportino benefici tangibili a ciascuno di noi, indipendentemente da chi siamo».
Gli altri risultati dell’indagine vedono il 44% delle persone in difficoltà finanziarie credere che i diritti umani avvantaggino solo coloro che non li meritano, come i criminali e i terroristi. La maggioranza degli europei (60%) pensa anche che i principali partiti e i politici non si preoccupino di loro. Questa percentuale sale a uno sconcertante 73% per le persone che si trovano in difficoltà economiche.
Il 27% degli intervistati ritiene invece che i giudici non siano liberi dall’influenza dei governi. Mentre oltre il 60% dei cittadini di alcuni Paesi membri considera prassi comune che le persone offrano favori per accelerare l’accesso all’assistenza sanitaria.
In Italia solo un terzo (38%) degli italiani crede che tutti i cittadini godano degli stessi diritti umani. Nonostante il nostro Paese sia uno dei due Stati europei in cui più giovani che anziani pensano che i partiti di opposizione critici siano importanti per la democrazia.
Ma c’è disillusione nei confronti della politica tradizionale: quasi due terzi (63%) in Italia credono che i politici di quei partiti non si preoccupino per loro. La metà (51%) ritiene che le decisioni dei tribunali nazionali siano almeno in parte influenzate dai politici. E più di due terzi degli italiani (68%) pensa che un nuovo lavoro, o promozione sul lavoro, dipenda dalla loro appartenenza a un partito politico al potere.