I cittadini europei sono più consapevoli dei loro diritti. È questo, in estrema sintesi, il risultato del nuovo sondaggio “Eurobarometro sulla cittadinanza e la democrazia dell’Ue” pubblicato dalla Commissione europea. Il paper mostra che una grande maggioranza di europei (91%) conosce il termine «cittadino dell’Unione europea». Questo è il livello più alto di consapevolezza dal 2007 e un aumento costante dall’87% registrato nel 2015. La maggior parte degli europei è inoltre ben informata sui propri diritti elettorali, sia a livello nazionale sia europeo.
«Sono felice di vedere che sempre più europei sono consapevoli dei loro diritti di cittadinanza nell’Ue: il diritto di risiedere in un altro Stato membro, di essere trattati equamente indipendentemente dalla loro nazionalità o votare e partecipare alle elezioni dell’Ue. Ma i cittadini devono anche sapere come proteggere tali diritti quando non vengono rispettati. Voglio dare potere ai cittadini europei, in modo che possano beneficiare appieno di ciò che l’Europa ha da offrire» ha dichiarato il vicepresidente responsabile per i valori e la trasparenza, Věra Jourová.
Le principali conclusioni dell’indagine sono pertanto: l’elevato livello di consapevolezza dei diritti di cittadinanza dell’UE; la percezione diffusa dei vantaggi generati della libera circolazione nell’Ue; e una buona conoscenza dei diritti elettorali.
«Promuovere la cittadinanza e la partecipazione dell’Ue alla vita democratica rimane una delle massime priorità della Commissione. È quindi molto incoraggiante vedere che la stragrande maggioranza degli europei sa cosa significhi concretamente essere un cittadino dell’Unione europea. La Commissione europea si impegna ugualmente a garantire che i cittadini possano continuare a godere di tutti i diritti che la cittadinanza dell’Ue offre loro. Ciò è particolarmente vero nei tempi di COVID-19, in cui dobbiamo essere più vigili per proteggere i diritti dei cittadini» aggiunge Didier Reynders, commissario per la giustizia e i consumatori.
La relazione sulla cittadinanza dell’Ue del 2020 integrerà il piano d’azione sulla democrazia europea, entrambi da adottare entro la fine del 2020 per contribuire a migliorare la «resilienza delle democrazie europee».