Attraverso la pagina Facebook Io voto Sì il Movimento 5 Stelle avrebbe finanziato la propaganda di Lega e Fratelli d’Italia sul referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari in programma il 20 e 21 settembre. A denunciarlo è il sito di +Europa con un comunicato che richiama «un intervento immediato del presidente Roberto Fico e del Collegio dei Questori di Montecitorio, trattandosi di un uso improprio dei fondi dei gruppi parlamentari, che non possono finanziare attività di propaganda elettorale».
I post “incriminati” riprendono alcune dichiarazioni fatte da Matteo Salvini e Giorgia Meloni a favore del Sì al taglio dei parlamentari. Nella fascia alta dei post si può notare però la dicitura sponsorizzato/finanziato dal gruppo Movimento 5 Stelle Camera: in sostanza si tratta di una funzione a pagamento che Facebook offre a chi vuole mantenere alta la visibilità dei propri post, aumentando sia il raggio di penetrazione comunicativa sia la platea ricettiva sulla base dell’investimento fatto. Marketing politico usato, sopratutto in questa fase, da tutti i politici italiani, ma mai per conto terzi.
«Ma anche al di là dell’aspetto giuridico, è evidente che il populismo ha più partiti ma una sola faccia, la peggiore. Un motivo in più per votare No!» si legge nel comunicato di + Europa. «Speriamo che almeno gli elettori del Partito democratico aprano gli occhi e si rendano conto in quali mani li ha consegnati la decisione della segreteria Dem di sostenere questa riforma populista, antipolitica, antidemocratica che ora, è chiaro a tutti, ha il timbro della peggiore destra» conclude.