Il Parlamento europeo ha messo sul tavolo un’offerta di compromesso per raggiungere un accordo sul bilancio dell’Unione europea 2021-2027 e sbloccare così anche l’erogazione del NextGenerationEu. In una lettera firmata dal presidente del gruppo di contatto, Johan Van Overtveldt, gli eurodeputati propongono di aumentare il bilancio dell’Unione di almeno 39 miliardi di euro, rispetto ai 1.074 concordati dai leader dei 27 Stati membri al Consiglio europeo di luglio.
Il Parlamento europeo chiede di spostare 13 miliardi dal NextGenerationEu al bilancio 2021-2027 e «in uno spirito di compromesso, stiamo facendo un passo
limitando a 9 miliardi il necessario aumento dei massimali». Per massimali si intendono i tetti massimi di spesa dei vari programmi comunitari nel periodo 2021-2027.
I sedici miliardi rimanenti dei 39 richiesti dovranno essere ricavati, secondo gli eurodeputati, dai sussidi che non saranno spesi del NextGenerationEu da redistribuire nel programma InvestEu, il piano creato dall’ex presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nato per mobilitare nuovi volumi di investimenti, soprattutto green, sceso da 30,3 miliardi promessi il 27 maggio ad appena 5,6 nell’accordo di luglio.
La lettera è stata recapitata all’ambasciatore tedesco presso l’Unione europea, Michael Clauss, perché a gestire le trattative a nome del Consiglio dell’Unione, organo che riunisce i governi dei 27 Stati membri, è la Germania, in quanto presidente di turno fino a dicembre 2020 (la presidenza cambia ogni sei mesi).
La scorsa settimana si sono interrotti i negoziati a causa della riluttanza del Consiglio a prendere in considerazione qualsiasi aumento dei massimali del MFF e qualsiasi spostamento dei costi di finanziamento per il NextGenerationEu. «Il Parlamento non è interessato ai trucchi di bilancio che procrastinerebbero il problema alle future procedure di bilancio annuali».
Le condizioni dei negoziatori del Parlamento, contenute nella lettera, non considerano quindi «il documento della Commissione come base per una discussione». Le opzioni proposte dalla «Commissione possono essere discusse in una fase successiva, nel quadro dei nostri negoziati sulle flessibilità».