Un lavoro di ricerca e scouting di chi si impegna nell’ecosistema dell’economia circolare. È questo ciò che sta dietro l’app di Mercato Circolare.
Rilasciata nella sua nuova versione a settembre 2020, è la prima applicazione che, gratuitamente, mette in comunicazione utenti e realtà che operano secondo i principi dell’economia circolare. Censisce oltre 600 tra aziende e iniziative circolari italiane e internazionali selezionandole sulla base di sette “criteri di circolarità”. Recupero e riciclo, upcycling, input circolari (bio-based e riciclati), estensione vita del prodotto (riparazione, usato, rigenerazione, ricarica), piattaforma di condivisione, prodotto come servizio e infine riduzione impatto e sprechi.
Una volta scaricata l’app, gli utenti possono effettuare ricerche, libere o per categoria di prodotti, servizi, aziende, iniziative, acquistare in loco oppure online, ma anche avanzare proposte di nuovi prodotti, realtà e iniziative al team di Mercato Circolare. «Le realtà censite – sottolinea Nadia Lambiase, presidente e Ceo della startup – possono a loro volta raccontarsi a una comunità attenta ai temi della sostenibilità e promuovere e vendere i propri prodotti, servizi o iniziative».
«Mercato Circolare con il suo lavoro di divulgazione e connessione intende aiutare a riflettere, ragionare e pensare adottando nuovi punti di vista sull’attuale modello di produzione e consumo -sottolinea Lambiase – Come ricorda il Papa nel discorso finale rivolto ai giovani dopo l’evento The Economy of Francesco “dalle crisi non si esce mai uguali a prima. Ma peggiori o migliori”. E sta a noi comprendere, scegliere e agire, per fare ciascuno la propria parte».
La startup Mercato Circolare nasce nel 2018 per rendere applicabile il paradigma dell’economia circolare in termini di conoscenza, ricerca e pratica industriale ibridando l’innovazione tecnologica e quella sociale e culturale. «L’incrocio di queste due direttrici ci consente di diventare una piattaforma che crea connessioni tra cittadini, aziende, associazioni e istituzioni all’interno del paradigma dell’economia circolare, offrendo formazione e consulenza specialistica», ricorda Lambiase. Il team di Mercato Circolare è infatti impegnato nella sperimentazione di nuovi format di divulgazione che uniscono teatro, tecnologia e design.
Non è un caso se l’idea di creare l’app si sviluppa contemporaneamente alla messa in scena dello spettacolo Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta, seconda produzione teatrale dell’Associazione Pop Economix, che si occupa di fare divulgazione economica attraverso il teatro, il giornalismo e il podcast. «Il lavoro di costruzione drammaturgica ha fatto scoprire tante realtà virtuose di economia circolare in Italia. Dalla decisione di raccontare, durante lo spettacolo, una storia straniera è nata l’idea di creare una app per rendere accessibili a tutti storie di imprese come quella».
Mercato Circolare continua a investire nell’innovazione sociale e culturale ideando format che rendono fruibili a tutti contenuti spesso riservati agli addetti ai lavori. «Dentro il cappello è un progetto nel quale rappresentiamo con grafici semplici documenti complessi sull’economia circolare: siamo partiti dal Nuovo Piano d’azione per l’economia circolare dell’Unione Europea, forti della consapevolezza che il nostro cervello è strutturato per registrare più facilmente immagini che non parole o concetti. Poi c’è Spuntini circolari, una pausa caffè digitale in compagnia di piccoli approfondimenti legati alle realtà censite sulla app. E infine Il cerchio dei racconti, format ancora in costruzione, che sarà un podcast con lettura di fiabe popolari in chiave circolare».