Di cartaPerché K, la rivista letteraria de Linkiesta

Lanciare un nuovo prodotto editoriale nel pieno di una crisi senza precedenti può sembrare folle. In realtà lo è, proprio per questo abbiamo deciso di farlo

Stefania Zanetti

Una rivista letteraria. Di carta. Nel pieno di una crisi senza precedenti. Qualcuno potrebbe pensare che a Linkiesta beviamo troppo, tanto più che durante il lockdown di marzo e nei mesi successivi abbiamo anche cambiato il design e l’ingegneria del sito, fondato due nuovi quotidiani, Europea e Gastronomika, lanciato le prime edizioni cartacee di Linkiesta Paper, organizzato un club dei lettori, distribuito nuove newsletter tematiche, avviato i podcast, abbandonato la redazione fisica, sostituito la concessionaria pubblicitaria e organizzato la seconda edizione del Festival in diretta televisiva su Skytg24. 

Linkiesta commenta, analizza e approfondisce l’attualità politica, economica e culturale italiana e internazionale con l’obiettivo di alimentare il dibattito pubblico e di rafforzare per quanto possibile una comunità intellettuale capace di difendere il sistema liberaldemocratico e la prevalenza dei dati di fatto dagli attacchi interni ed esterni dei suoi nemici. 

Non è andare fuori tema, tutto questo c’entra moltissimo con la nascita di nuova rivista letteraria perché Linkiesta è nel business di far circolare idee e nessun veicolo è più potente della letteratura, in particolare in quest’epoca in cui bisogna resistere per evitare la capitolazione morale, civile e intellettuale.

Nadia Terranova ha accolto con entusiasmo la proposta  de Linkiesta di curare K. Con la stessa passione con cui racconta le sue storie, Nadia ha coinvolto diciannove generosissimi autori a partecipare con un racconto originale scritto appositamente per il numero inaugurale, e ancora sperimentale, dedicato al sesso, che è il tema più banale e difficile allo stesso tempo da affrontare in letteratura. 

Il risultato è questo volume di oltre trecento pagine, progettato da Giovanni Cavalleri e arricchito dalle fotografie di Stefania Zanetti, dall’illustrazione di Maria Corte e da due anticipazioni di romanzi stranieri in uscita nei prossimi mesi in Italia, da Ultima notte a Manhattan del grande Don Winslow (Einaudi Stile Libero) a Nel nome del figlio. Hamnet di Maggie O’Farrell (Guanda). 

E, dunque, siamo pazzi a lanciare una nuova rivista letteraria di carta nel 2020? 

No, siamo normali. 

Buona lettura di K.


K si può acquistare qui, oppure nelle librerie indipendenti.

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