Una rivista letteraria. Di carta. Nel pieno di una crisi senza precedenti. Qualcuno potrebbe pensare che a Linkiesta beviamo troppo, tanto più che durante il lockdown di marzo e nei mesi successivi abbiamo anche cambiato il design e l’ingegneria del sito, fondato due nuovi quotidiani, Europea e Gastronomika, lanciato le prime edizioni cartacee di Linkiesta Paper, organizzato un club dei lettori, distribuito nuove newsletter tematiche, avviato i podcast, abbandonato la redazione fisica, sostituito la concessionaria pubblicitaria e organizzato la seconda edizione del Festival in diretta televisiva su Skytg24.
Linkiesta commenta, analizza e approfondisce l’attualità politica, economica e culturale italiana e internazionale con l’obiettivo di alimentare il dibattito pubblico e di rafforzare per quanto possibile una comunità intellettuale capace di difendere il sistema liberaldemocratico e la prevalenza dei dati di fatto dagli attacchi interni ed esterni dei suoi nemici.
Non è andare fuori tema, tutto questo c’entra moltissimo con la nascita di nuova rivista letteraria perché Linkiesta è nel business di far circolare idee e nessun veicolo è più potente della letteratura, in particolare in quest’epoca in cui bisogna resistere per evitare la capitolazione morale, civile e intellettuale.
Nadia Terranova ha accolto con entusiasmo la proposta de Linkiesta di curare K. Con la stessa passione con cui racconta le sue storie, Nadia ha coinvolto diciannove generosissimi autori a partecipare con un racconto originale scritto appositamente per il numero inaugurale, e ancora sperimentale, dedicato al sesso, che è il tema più banale e difficile allo stesso tempo da affrontare in letteratura.
Il risultato è questo volume di oltre trecento pagine, progettato da Giovanni Cavalleri e arricchito dalle fotografie di Stefania Zanetti, dall’illustrazione di Maria Corte e da due anticipazioni di romanzi stranieri in uscita nei prossimi mesi in Italia, da Ultima notte a Manhattan del grande Don Winslow (Einaudi Stile Libero) a Nel nome del figlio. Hamnet di Maggie O’Farrell (Guanda).
E, dunque, siamo pazzi a lanciare una nuova rivista letteraria di carta nel 2020?
No, siamo normali.
Buona lettura di K.
K si può acquistare qui, oppure nelle librerie indipendenti.