Il sentimento anticapitalista è in crescita anche negli Stati Uniti? Un certo numero di sondaggi degli ultimi anni ha suggerito che questa sarebbe la tendenza. In particolare tra i giovani americani si è affermato che il termine “socialismo” goda ora di una considerazione più positiva rispetto al termine “capitalismo”. Un nuovo sondaggio dell’American Heartland Institute e di Rasmussen Reports del dicembre 2020 è giunto però a una conclusione diversa.
Alla domanda «Cos’è meglio, un sistema economico di libero mercato o il socialismo?», il 75 per cento degli intervistati ha scelto l’opzione relativa al libero mercato, mentre solo l’11 per cento ha preferito il socialismo e il 14 per cento non ha espresso una preferenza. C’è, tuttavia, un particolare da segnalare. Come molti altri sondaggi compiuti negli Stati Uniti, i sondaggisti hanno posto le loro domande ai “probabili elettori” – quegli americani che, secondo le analisi dell’istituto di sondaggi, probabilmente voteranno – piuttosto che a un campione casuale della popolazione nel suo complesso. Se il sondaggio includesse anche i non votanti, è molto probabile che le cifre varierebbero. Tuttavia, i risultati sono talmente chiari che la tendenza generale non cambierebbe di certo.
È interessante notare che non ci sono variazioni significative tra i probabili elettori maschi e quelli di sesso femminile. Gli intervistati con e senza laurea forniscono inoltre risposte quasi identiche alle domande del sondaggio e gli intervistati con basso reddito (meno di 50.000 dollari all’anno) non sono più a favore del socialismo di quelli che guadagnano più di 100.000 dollari all’anno. Quando i dati del sondaggio sono analizzati in termini etnici, più del 70% degli intervistati bianchi, neri e ispanici ha espresso una preferenza per il sistema economico di libero mercato. C’è, però, una differenza: i neri hanno il doppio delle probabilità di scegliere il socialismo (17%) rispetto agli ispanici (8%).
La maggiore variazione è stata tra gli americani più giovani (18-39) e gli americani più anziani (65+). Infatti, il sostegno al socialismo è tre volte maggiore tra i giovani (18%) rispetto ai più anziani (6%).
Tra i democratici, il sostegno a un sistema economico di libero mercato (57%) supera nettamente il sostegno al socialismo (19%). La differenza è ancora più marcata all’interno delle fila dei probabili elettori repubblicani: il 91% è a favore di un sistema economico di libero mercato e solo una piccola minoranza (4%) ha espresso simpatia per il socialismo.
I risultati del sondaggio dell’American Heartland Institute/Rasmussen Reports corrispondono a un sondaggio che ho commissionato per il mio libro The Rich in Public Opinion, che ha confermato che la valutazione negativa nei confronti dei ricchi è meno pronunciata negli Stati Uniti che nei Paesi europei (con l’eccezione della Gran Bretagna, dove tale percezione è simile a quella fatta registrare negli Stati Uniti).
Nel mio sondaggio è stato calcolato un Coefficiente di invidia sociale per rappresentare i livelli di essa in ciascuno dei Paesi analizzati. I livelli di invidia sono più alti in Francia e Germania (coefficienti di 1,26 e 0,97, rispettivamente). L’invidia sociale è molto meno pronunciata negli Stati Uniti (0,42) e in Gran Bretagna (0,37). Anche l’indagine pubblicata in The Rich in Public Opinion ha confermato le significative variazioni tra giovani e anziani americani. Il Coefficiente di invidia sociale per gli americani di età inferiore ai 30 anni, ad esempio, è notevolmente più alto (0,56) rispetto agli americani di età superiore ai 60 anni (0,28). Nei Paesi europei considerati, è vero l’esatto contrario: sono i giovani intervistati ad avere un atteggiamento più positivo nei confronti dei ricchi e della ricchezza, rispetto ai loro connazionali più anziani.