Conflitto d’interessiL’aeroporto in Albania che minaccia la rotta degli uccelli migratori

Le novantadue specie di volatili che sorvolano la Laguna di Narta, nella costa sud-orientale dell’Adriatico, incontrano strade congestionate e proiettili dei bracconieri. E in futuro dovranno fare i conti con gli aerei che si alzeranno in volo e atterreranno all’interno dell’area protetta

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Tra le rotte più affollate dagli uccelli migratori, nel loro faticoso viaggio di andata e ritorno tra Africa ed Europa, ce n’è una che sorvola la Laguna di Narta, nella costa sud-orientale dell’Adriatico.

Diecimila ettari di saline e campi coltivati, in Albania, dove i volatili trovano temporaneo ristoro durante la loro traversata. Il sito si trova nella regione di Valona-Myzeqe, nella porzione meridionale del delta del fiume Vjosa, popolata da fenicotteri, garzette, pellicani ricci e altre specie volatili.

Si tratta di una area protetta perché è il secondo sito più importante del Paese per gli uccelli acquatici. Inoltre, ospita uno degli ecosistemi delle zone umide più grandi e importanti di tutto il Mediterraneo.

Proprio qui, però, le 92 specie di uccelli migratori che volano su quest’area incontrano almeno due minacce: le strade congestionale e i proiettili dei bracconieri. E, recentemente, anche una terza, la costruzione di un aeroporto internazionale che dovrebbe sorgere proprio all’interno dell’area protetta, insieme a diversi hotel, porti e villaggi turistici.

Diversi esperti di avifauna del luogo hanno raccontato e denunciato la situazione, ai microfoni di Euronews, allarmati per gli sviluppi e le conseguenze che il progetto potrebbero comportare.

«L’Albania aspira a diventare uno Stato membro dell’Unione europea ma questi piani vanno contro le direttive sugli uccelli e sugli habitat», denuncia Zydjon Vorpsi, responsabile del PPNEA – Protection and Preservation of Natural Environment in Albania.

Di diverso avviso è Dritan Leli, sindaco della città di Valona, così come l’attuale governo e il principale partito all’opposizione, per il quale il progetto porterà benefici economici a lo Stato. D’altra parte, ha ricordato a Euronews il primo cittadino, l’area ha ospitato fino ai primi anni ’90 un aeroporto militare.

Secondo lo scienziato della Società ornitologica albanese Erald Xeka, però, c’è una netta differenza tra un piccolo aeroporto di addestramento militare con poco traffico e uno commerciale internazionale, come quello che proposto.

Secondo Vorpsi costruire a Vjosa-Narta rappresenta un grande problema per tutte le reti di aree protette. «Se creiamo un precedente di investimenti strategici dove vogliamo, anche in un’area protetta, potremo replicare progetti come questi anche in altre aree fragili», ha ammonito.

Il rapporto nazionale della Commissione europea, che esamina la legislazione albanese sugli investimenti strategici, potenziale porta di accesso per grandi investimenti nelle aree protette, ha sollevato preoccupazioni per la biodiversità di Vjosa-Narta. Queste preoccupazioni sono condivise da circa 37 organizzazioni per la fauna selvatica in tutta Europa, che hanno scritto una lettera aperta al Primo Ministro albanese.

L’Albania vuole diventare uno Stato membro dell’Unione. Per il Paese questo implica la piena osservanza del diritto europeo, comprese le direttive poste a tutela e salvaguardia della fauna selvatica e degli habitat.

Ad oggi i piani per la costruzione dell’aeroporto non sono ancora stati abbandonati. Ma gli esperti locali di fauna selvatica hanno annunciato che la partita rimane aperta.

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