Per mesi, due rivali hanno gareggiato per diventare il candidato cancelliere della CDU/CSU e fare un passo avanti per succedere ad Angela Merkel. Negli ultimi 10 giorni, la battaglia è arrivata a un punto drammatico. I due protagonisti sono stati i presidenti dei due stati più popolosi della Germania, il Nord Reno-Westfalia e la Baviera. La contesa ha visto Armin Laschet (60 anni), presidente del Nord Reno-Westfalia dal 2017 e presidente della CDU dal gennaio 2021, affrontare Markus Söder (54 anni), presidente della Baviera e presidente della CSU, il partito gemello bavarese, che forma un blocco unico con la CDU nel parlamento tedesco, il Bundestag.
Le dispute interne ai partiti implicano quasi sempre una lotta per il potere, ma la battaglia tra Söder e Laschet non riguardava null’altro se non proprio la conquista del potere – non c’erano assolutamente differenze politiche percepibili tra i due avversari. Ed è tale aspetto che ha reso così unica questa lotta per il potere: nessuno dei due candidati ha fatto un tentativo per dare l’impressione che il conflitto riguardasse la direzione politica o il posizionamento futuro della CDU/CSU.
Laschet ha a lungo seguito la linea della Merkel e si è impegnato a continuare le sue politiche dopo il passaggio del testimone. Durante la crisi dei rifugiati del 2015, per esempio, Laschet è stato saldamente al fianco della Merkel, mentre Söder si è schierato contro di lei e ha ripetutamente criticato la sua strategia, ha chiesto di fare di più per proteggere i confini della Germania e si è opposto alla pretesa che l’Islam diventasse parte della Germania. Söder è arrivato persino a chiedere che gli scolari cantino l’inno nazionale all’inizio della lezione, oltre a mettere in discussione le generose leggi tedesche sull’asilo. Si è inoltre esposto durante la crisi greca, riferendosi alla Grexit come alla via più giusta e onesta da seguire.
A posteriori, tuttavia, vien da dire che niente di tutto ciò era basato su genuine convinzioni politiche da parte di Söder, si trattava solamente di tentativi per evitare un’emorragia di voti a favore del partito di destra AfD (Alternativa per la Germania). Dopo aver fallito nei suoi tentativi, Söder è passato da posizioni di destra a posizioni di sinistra quasi da un giorno all’altro, finendo per far proprie molte delle politiche sposate dal partito dei Verdi.
Qualsiasi cosa dicesse Angela Merkel negli ultimi mesi, si poteva essere sicuri che Söder sarebbe saltato su dopo pochi minuti per sottolineare con forza quanto la cancelliera avesse ragione. Apparentemente, egli presumeva che la Merkel avesse ben salde le redini del partito e sperava che allineandosi in maniera così marcata alle sue posizioni lei gli avrebbe assicurato il suo sostegno nella ricerca della candidatura a cancelliere. Ma si è trattato di un altro degli errori di calcolo di Söder.
Ora finalmente sappiamo che è Laschet ad averla spuntata.
Quando la battaglia per la nomina alla CDU/CSU si è scaldata, Söder ha ripetutamente sottolineato che nei sondaggi otteneva risultati migliori di Laschet. Questo era il suo argomento più forte. Se si chiede ai tedeschi chi vogliono vedere come prossimo cancelliere, il nome di Laschet è menzionato molto meno frequentemente di quello di Söder. In questo momento, molti dei membri della CDU/CSU che hanno sostenuto la candidatura di Söder sono preoccupati che la prossima campagna elettorale possa finire con la sconfitta di Laschet in favore della sua sfidante del partito dei Verdi, Annalena Baerbock.
Allo stato attuale, il governo più probabile dopo le elezioni federali del 26 settembre è una coalizione tra la CDU/CSU e i Verdi. La CDU/CSU è ancora davanti ai Verdi nei sondaggi, ma tale situazione potrebbe cambiare. E, se i Verdi guadagnassero ancora più voti di quelli previsti, volterebbero le spalle alla CDU/CSU e formerebbero una coalizione con gli altri due partiti di sinistra, la SPD e Die Linke.
La CDU/CSU non avrà vita facile nella prossima campagna elettorale, soprattutto perché la stragrande maggioranza dei giornalisti in Germania simpatizza con i Verdi – e non cerca nemmeno di nascondere queste simpatie. Dopo che Annalena Baerbock ha ricevuto la nomina del partito dei Verdi come candidata cancelliere, è apparsa in un’intervista televisiva e le è stata fatta una domanda “innocua” dopo l’altra. Alla fine dell’intervista, i giornalisti l’hanno applaudita – fatto davvero insolito. Alcuni osservatori in Germania sospettano addirittura che la cancelliera Merkel preferirebbe Annalena Baerbock dei Verdi come suo successore piuttosto che un candidato del suo stesso partito. Dopo tutto, durante la lotta tra Laschet e Söder, Angela Merkel non ha fatto altro che guardare – con apparente disinteresse – lo svolgimento della battaglia.