La Germania si sta preparando per affrontare le elezioni federali del 27 settembre 2021. Secondo alcuni sondaggi, i tre principali partiti di sinistra, i Verdi, la SPD e Die Linke, potrebbero avere, insieme, la maggioranza dei seggi, anche se risicata. Il partito di Angela Merkel, la CDU, ha guidato un governo di coalizione dal 2005 e nei sondaggi di un anno fa, quando la Germania sembrava gestire relativamente bene la crisi del coronavirus, aveva circa il 40% dei consensi. Ora, in gran parte a causa dei suoi fallimenti durante la pandemia, la CDU è crollata tra il 25 e il 29%, a seconda dei sondaggi.
Una maggioranza di governo di sinistra sembra ora possibile, in gran parte grazie all’ascesa dei Verdi. Negli ultimi sondaggi, i Verdi sono dati al 23%, la SPD al 18% circa e Die Linke al 9%. L’SPD, un tempo un partito moderato di sinistra, ha assunto sempre più posizioni radicali negli ultimi anni. I due leader del partito, Saska Esken e Norbert Walter-Borjahns, sono disponibili a governare in coalizione con Die Linke.
Fino a pochi anni fa, la SPD escludeva di poter partecipare a coalizioni con Die Linke a livello federale perché il partito di estrema sinistra era troppo radicale. Die Linke rappresenta l’ultima mutazione dell’ex partito comunista SED che governava la Germania dell’Est, avendo cambiato nome diverse volte dalla riunificazione tedesca. Die Linke è a favore di un vasto programma di nazionalizzazioni, un’aliquota fiscale massima del 75% e il ritiro dalla NATO. Fino a pochi mesi fa, il nuovo leader del partito, Janine Wissler, era membro di un gruppo radicale trotskista.
L’obiettivo principale dei Verdi è la protezione dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico. Molti nei media tedeschi sostengono i Verdi e, all’interno della televisione di stato tedesca, la maggior parte dei giornalisti fa ben poco per nascondere le loro simpatie per i Verdi. La capitale della Germania, Berlino, è già governata da una coalizione formata da SPD, Verdi e Die Linke. I Verdi e Die Linke si sono impegnati in una campagna che chiede l’esproprio delle società immobiliari con più di 3.000 appartamenti. I due leader dei Verdi, Robert Habeck e Annalena Baerbock, hanno detto di sostenere l’esproprio delle società immobiliari come extrema ratio. Tutti e tre i partiti di sinistra potrebbero infine reintrodurre la tassa sulla ricchezza, che è stata abolita in Germania nel 1997.
SPD e Verdi stanno ora perseguendo una politica che può essere descritta come ambigua. Quasi ogni giorno viene chiesto loro se sono disponibili a una coalizione con Die Linke a livello federale. Mentre non lo escludono, sono nello stesso tempo attenti a non professare apertamente questo obiettivo perché sanno che perderebbero molti voti. Il candidato principale della SPD è Olaf Scholz, attualmente ministro delle finanze nel governo guidato da Angela Merkel. Per molti versi, Scholz è per la SPD quello che Joe Biden è per i Democratici: un politico relativamente moderato. Ma la maggior parte dei membri della SPD non ha seguito le politiche di Scholz, come dimostrato dalla sua sconfitta contro i due radicali Saskia Esken e Norbert Walter-Borjans nelle elezioni per la presidenza del partito.
Una coalizione tra questi tre partiti cambierebbe profondamente la Germania.
Negli ultimi anni, Angela Merkel ha avvicinato la CDU ai Verdi e alla SPD e ha avviato un programma economico tutt’altro che liberale: il mercato energetico tedesco non è più un mercato libero, bensì un’economia pianificata. Tutte le centrali nucleari e a carbone saranno chiuse nei prossimi anni. Anche l’industria automobilistica tedesca ha perso il controllo su quali auto produrre; può sembrare strano, ma tali decisioni sono ora dettate dal governo. Verdi, SPD e Die Linke vogliono accelerare questo processo, per esempio vietando i motori a combustione e i voli interni. Vogliono emendare la costituzione in modo che il 50% dei parlamentari siano donne e limitare gli aumenti degli affitti residenziali al tasso di inflazione.
A Berlino, il governo tra SPD, Die Linke e Verdi è andato anche oltre, approvando una legge che costringe i proprietari privati a ridurre drasticamente gli affitti. Gli imprenditori di tutta la Germania sono spaventati. Tra i miei conoscenti, molti dei quali sono imprenditori, quasi nessuno esclude di lasciare il paese se la Germania dovesse ritrovarsi con una coalizione tra questi tre partiti di sinistra al potere.