Cinquanta aule didattiche all’aperto nelle scuole italiane, investimenti per tutelare e rigenerare oltre 1 milione di metri quadrati di aree verdi lungo la Penisola, una campagna di educazione al consumo responsabile e un sostegno a corsi universitari “green”.
Sono gli obiettivi cui mirano WWF e P&G Italia, la più grande azienda di beni di largo consumo al mondo attiva in quasi 70 Paesi.
La nuova collaborazione si fonda su quattro aree strategiche di intervento: educazione, sviluppo di progetti di riqualificazione ambientale, promozione di un uso più consapevole dei prodotti e sostegno della formazione dei manager di domani.
«Desideriamo dare un contributo tangibile e a tutto tondo per costruire nel nostro Paese un futuro più sostenibile per noi e per le generazioni future» ha dichiarato Paolo Grue, presidente di P&G Italia. Alessandra Prampolini, direttore generale di WWF Italia, ha confermato: «Affinché tutti possano beneficiare in modo equo e duraturo di quello che il pianeta offre, il valore della natura deve entrare trasversalmente in tutti processi decisionali, dai grandi business plan aziendali alle piccole scelte quotidiane di chi va a fare la spesa, all’indirizzo istituzionale, legislativo, alla fiscalità».
La partnership, presentata su youtube il 20 aprile in occasione dell’evento «Il futuro è nella nostra natura», rientra nell’ambito di “P&G per l’Italia”, il programma di cittadinanza d’impresa con cui P&G realizzerà iniziative di sostenibilità sociale e ambientale nel nostro Paese.
Entro il 2024 almeno 50 Aule Natura vedranno la luce: si tratta di un progetto che prevede aree verdi all’interno delle scuole, allestimento di orti didattici con differenti micro-habitat (come stagni, siepi e giardini), in cui bambini e ragazzi potranno fare esperienza e apprendere dalla natura.
Un passo importante soprattutto per le nuove generazioni dei Paesi industrializzati, caratterizzate da stili di vita sempre più sedentari e urbanizzati.
In base ai dati emersi nel corso della presentazione online, oggi l’80% degli spazi pubblici urbani è occupato da traffico automobilistico, molti bambini non svolgono attività fisica e quelli dai 6 ai 13 anni trascorrono davanti allo schermo in media 2,5 ore al giorno. Un deficit di natura che condiziona la crescita e la salute psicofisica delle nuove generazioni.
Riguardo il progetto di riqualificazione ambientale, P&G ha deciso di sostenere il WWF nella più importate impresa di rinaturazione su vasta scala in Italia, ReNature Italy, contribuendo all’obiettivo di proteggere il 30% della biodiversità del Paese entro il 2030, con un’azione di ripristino di habitat distrutti o degradati.
Sono previsti investimenti per riqualificare e tutelare circa 1 milione di metri quadrati di aree verdi dislocate in tutta la Penisola, come le oasi WWF di Vanzago (Milano), Valtrigona (Trento), Macchiagrande (Roma), Monte Arcosu (Cagliari). Un’azione che potrebbe rappresentare un’opportunità per l’Italia, che custodisce uno dei più importanti serbatoi di biodiversità vegetale e animale del continente europeo.
Segue il progetto di educazione e sensibilizzazione dei consumatori. L’azienda e l’associazione ambientalista coopereranno per realizzare una campagna di educazione al consumo consapevole dei prodotti e al loro corretto smaltimento o riutilizzo, sia per le generazioni adulte che per quelle più giovani. Una buona parte delle emissioni di CO2 viene generata a casa, durante l’utilizzo dei prodotti: proprio per questo anche le nostre più piccole azioni possono fare la differenza.
Infine, la formazione universitaria. Secondo WWF e P&G avere leader responsabili, con una forte coscienza green, capaci di orientare verso scelte più sostenibili le loro aziende diventa fondamentale. A tal fine verranno sostenuti corsi universitari che contribuiranno a formare i manager di domani.
«Affinché tutti possano beneficiare in modo equo e duraturo di quello che il pianeta offre, il valore della natura deve entrare trasversalmente in tutti i processi decisionali, dai grandi business plan aziendali alle piccole scelte quotidiane di chi va a fare la spesa, all’indirizzo istituzionale, legislativo, alla fiscalità. Oggi più che mai, è necessario l’impegno delle istituzioni, dei cittadini e del mondo produttivo verso un obiettivo comune», hanno spiegato Grue e Prampolini.