I LAUREATI DELLA PANDEMIA
Un mercato affollato Tra i laureati del 2021, forse, qualcuno è riuscito a discutere la tesi in presenza. E i più fortunati hanno anche festeggiato con qualche amico. Ma per entrare nel mercato del lavoro, ora, dovranno competere in piena crisi non solo con quelli che la laurea l’hanno ottenuta nel 2020 e sono stati frenati dalla seconda ondata del Covid, ma anche con tutti coloro che hanno perso e perderanno il lavoro. Una sorta di imbuto che renderà la vita difficile a molti di quelli che sono appena usciti o usciranno a breve dalle università.
Pezzo di carta I dati di Almalaurea sui neolaureati italiani lo confermano. A un anno dalla laurea, il tasso di occupazione è pari al 69,2% tra i laureati di primo livello e al 68,1% tra quelli di secondo livello: diminuito di 4,9 punti percentuali per i primi e di 3,6 punti per i secondi. La situazione peggiora se si è donne (gli uomini hanno il 17,8% di probabilità in più di essere occupati) o del Sud (al Nord le probabilità aumentano del 30,8%).
Dove sono gli annunci Da maggio 2020, però, come fa notare l’indagine di Almalaurea, si inizia a registrare una ripresa delle richieste di curriculum di neolaureati, che si conferma per tutto il 2020 e i primi mesi del 2021. Ma, se di crisi settoriale si tratta come abbiamo spesso raccontato, anche le occasioni per le prime assunzioni si concentrano in pochi settori. E anche in poche regioni d’Italia. Secondo il Barometro di Linkedin dedicato al primo impiego, il settore dove si concentrano più annunci è quello dei software e dei servizi It. Mentre le regioni che stanno trainando la domanda sono tre: Lombardia, Lazio e Veneto. L’unica regione del Sud in classifica è la Campania, al quarto posto, soprattutto nell’area di Napoli. E i più ricercati sono i progettisti meccanici.
- La novità, in più, è che non è sempre richiesta la presenza in ufficio. Anzi, crescono le opzioni di lavoro da remoto: gli annunci di primo impiego con possibilità di lavorare a distanza nei primi tre mesi dell’anno sono aumentati dallo 0,6% del 2020 al 7,1% dello stesso periodo del 2021.
RECOVERY ITALIA
Countdown Inizia il conto alla rovescia sulla fine del blocco dei licenziamenti, che dovrebbe terminare il 30 giugno dopo oltre un anno. In realtà non è ancora detta l’ultima parola, anche se si allontana l’ipotesi di un nuovo decreto. I partiti vorrebbero “aggiustare” la norma contenuta nel decreto sostegni bis, ma dopo oltre un mese non è stata trovata nessuna mediazione politica. Gli alleati di governo non riescono a mettersi d’accordo neanche su come identificare i settori più in crisi, per muoversi verso lo sblocco selettivo chiesto dal ministro Orlando, su cui si è detto favorevole anche il commissario Ue al Lavoro Schmit.
- I sindacati hanno annunciato una triplice manifestazione a Torino, Firenze e Bari per il 26 giugno per chiedere la proroga per tutti fino al 31 ottobre.
- E anche il presidente della Camera Fico torna a chiedere il prolungamento, ma «senza strappi», dice.
- Ma più che il primo luglio spaventa il primo novembre: da allora saranno le piccole imprese a poter licenziare. Ma con molti meno strumenti e protezioni delle grandi. Intanto, però, per il tessile si parla di 150mila posti a rischio.
Statali cercasi Intanto il famoso gap di competenze denunciato nel settore privato sta emergendo anche nella ricerca di figure specializzate per il settore pubblico. Al concorso per il reclutamento nelle amministrazioni del Sud si sono presentati solo i due terzi dei candidati ammessi alle preselezioni, tanto che dal 22 giugno vengono riaperte le selezioni anche ai 70mila esclusi. Potrebbe essere un caso isolato, ma il ministro Brunetta ha espresso preoccupazioni per la ricerca imminente dei nuovi professionisti per il Recovery.
Tagliando Nel frattempo si lavora pure alle modifiche del reddito di cittadinanza. L’emendamento al decreto sostegni bis presentato dai Cinque Stelle, che puntava a rendere obbligatoria l’accettazione di un lavoro stagionale entro un raggio di 100 chilometri, è stato giudicato inammissibile. Le proposte dei partiti per incentivare l’ingresso nel mercato del lavoro ai percettori del reddito sono diverse. Il ministro Orlando ha spiegato che con il collega dell’Istruzione Bianchi sta studiando un sistema per legare il sussidio alla formazione: «Una delle condizionalità del contratto tra lo Stato e il percettore del Rdc sarà proprio l’istruzione. Lo Stato ti sostiene, ma tu in cambio torni sui banchi».
- Post Parisi Nel piano di Draghi sul lavoro, c’è anche l’ipotesi di commissariamento dei centri per l’impiego nelle regioni inefficienti e l’addio alle figure dei navigator.
E POI SCOPRIMMO LA LOGISTICA
Che la logistica fosse un labirinto di subappalti, false cooperative e contratti irregolari si sapeva da tempo. Poi, come ogni volta, succede qualcosa di grave e si accendono i riflettori della politica e del dibattito pubblico. È accaduto anche stavolta con l’uccisione di Adil Belakhdim, il sindacalista dello Si Cobas investito da un camionista che ha forzato il blocco organizzato dai lavoratori davanti a un centro di distribuzione Lidl di Biandrate (Novara).
- Landini dice che con il mondo del lavoro così frammentato è a rischio la tenuta democratica del Paese.
- E il ministro Orlando, che il 22 e il 23 giugno presiederà il G20 dei ministri del Lavoro a Catania, ha fatto sapere di aver costituito una task force sulla logistica per capire cosa sta accadendo in questo momento di forte crescita del settore in concomitanza con la pandemia. Un lavoro non facile, considerando che il 72% delle imprese del settore presenta irregolarità e quasi otto cooperative su dieci sono fuori legge.
CIAK PER IL PNRR
Il Recovery Plan italiano è tra i protagonisti della settimana. Mario Draghi e Ursula Von Der Leyen domani, 22 giugno, saranno negli studi di Cinecittà, in occasione della visita della presidente della Commissione Ue a Roma. Von der Leyen sarà in missione nella capitale per il via libera al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Di qui la scelta della location dell’incontro, che figura tra i progetti del piano.
- La regia Intanto il governo ha deciso di attivare due nuove strutture tecniche, entrambe dirette dal consigliere Marco Leonardi, per monitorare il buon utilizzo delle risorse europee. Ma dal vicesegretario del Pd Peppe Provenzano sono arrivate le critiche per la scelta di «economisti di chiaro stampo liberista e contrari all’intervento dello Stato in economia, in contrasto con l’apparente ritorno al keynesismo».
In coda Dopo quasi sei mesi, invece, si resta ancora in attesa del via libera della Commissione europea sugli incentivi alle assunzioni di donne e giovani under 36 introdotti dalla legge di bilancio. E così le imprese, di fatto, non possono usarli.
LIFELONG LEARNING La formazione continua è il volano per ripartire, ma purché sia di qualità. IG Samsic HR, tramite i suoi consulenti, punta a cogliere la difficoltà organizzativa o di business del cliente, per sviluppare solo a quel punto, attraverso l’operato di un progettista, un piano d’azione legato a ricadute concrete. Come spiega Carlo Messina, Digital Transformation Consultant e General Manager di IG Academy.
DOSSIER CALDI
Scudo d’acciaio Il governo sarebbe pronto a varare un nuovo decreto Salva Ilva se il Consiglio di Stato dovesse confermare la sentenza del Tar di Lecce di spegnimento degli impianti. L’attesa della sentenza, che dovrebbe arrivare entro fine mese, tiene bloccato anche l’insediamento del nuovo cda di “Acciaierie d’Italia”. Domani ci sarà un sit-in delle aziende dell’indotto.
Mayday Alfredo Altavilla è il nuovo presidente di Ita-Alitalia, in sostituzione di Francesco Caio, nel frattempo diventato ad di Saipem. Mentre è stata erogata la prima tranche di 40 milioni dei cento previsti dal decreto sostegni.
POST QUARANTENA
Proposte indecenti Si cercano social media manager, designer, pubblicitari. Tutto a titolo gratuito. Nell’Italia che riparte, quella in cui le imprese lamentano la difficoltà di trovare lavoratori, ci si imbatte in molti di questi annunci, come ha raccontato La Stampa. Sulla questione salariale arriva la proposta di Marco Bentivogli, ex segretario della Fim Cisl e ora coordinatore di Base Italia: «In Italia è arrivato il momento di introdurre una soglia salariale di decenza: un’ora di lavoro non può essere pagata meno di cinque euro netti. Se si va sotto questa soglia, allora l’azienda deve chiudere e poi si riapre ad alcune condizioni».
- Intanto, gli ultimi dati Istat ci dicono che in Italia aumentano i poveri che hanno un lavoro, ma che non riescono a percepire un salario sufficiente a sostentarsi dignitosamente, scivolando nella fascia della povertà relativa quando addirittura assoluta.
Ritorno al futuro Sarà presentato domani al Senato il disegno di legge del senatore Pd Tommaso Nannicini che prevede congedi obbligatori di cinque mesi per entrambi i genitori retribuiti al 100%. L’operazione costa 4 miliardi e anticiperebbe il 2228, data fissata dall’Ilo per il raggiungimento della genitorialità equamente condivisa.
Senza libri La vertenza per il mantenimento dei livelli occupazionali è stata appena chiusa, ma lo sciopero di dieci giorni alla “Città dei libri” di Stradella, Pavia, il più grande magazzino di libri in Italia, ha provocato una serie di ritardi sulle uscite in libreria di molti nuovi titoli. Ci vorranno almeno una ventina di giorni per normalizzare la filiera.
Senza ufficio Il governo britannico potrebbe rendere il lavoro da remoto come opzione “di default” nei contratti, dando sempre ai lavoratori la possibilità di chiederlo ma senza affermare il diritto di usufruirne. Una task force starebbe valutando come procedere. Intanto però si è visto anche come il lavoro a distanza abbia fatto esplodere quest’anno gli attacchi informatici tramite ransomware contro le aziende.
AGENDA Oggi, Christine Lagarde interviene in Commissione affari economici del Parlamento europeo. Occhi puntati domani sulla visita di Ursula von der Leyen a Roma e sulla conferenza stampa congiunta con il premier Draghi da Cinecittà per l’approvazione del Recovery Plan italiano. Mentre Jerome Powell farà un discorso al congresso americano su Covid ed economia. Il 22 e 23 si tiene a Catania il G20 dei ministri del Lavoro. Il 23 poi Draghi farà le comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo del 24 e 25. Sempre mercoledì 23 al Mise si terranno il tavolo di Whirlpool e settore auto. Venerdì l’Istat diffonde il dato sulla fiducia di consumatori e imprese. Sabato 26 si tengono le manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil a Torino, Firenze e Bari.
Buona settimana,
Lidia Baratta
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