La Superlega mette a segno un altro punto nella battaglia legale con la Uefa. Il Tribunale Commerciale n. 17 di Madrid ha confermato l’ordinanza del 4 giugno, stabilendo che l’organo di governo del calcio europeo non può irrogare sanzioni nei confronti di chi aveva aderito al progetto di rinnovamento del calcio.
Quindi la Uefa non può punire legalmente – multandoli o escludendoli da una delle sue competizioni – i club coinvolti nella Superlega, e non potrebbe sanzionare nemmeno eventuali società o agenzie che cercano di organizzarla. Anzi, a questo punto la Uefa dovrà rendere pubblico l’annullamento dei deferimenti nei confronti di Real Madrid, Barcellona e Juventus.
Inoltre, la sentenza del magistrato Manuel Ruiz de Lara aggiunge che la Uefa non può agire contro la A22 Sports Management, società che si è occupata dell’ideazione, della creazione, della promozione, del finanziamento della Superlega, resta coinvolta come parte civile nei confronti della Uefa.
La Federazione aveva chiesto di non far presenziare la società nella causa intentata dai dodici club fondatori della Superlega contro la stessa Uefa. Ma anche questa richiesta è stata respinta. «Quando c’è un processo pendente – recita la sentenza – chiunque dimostri di avere un interesse diretto e legittimo all’esito della causa può essere ammesso come attore o convenuto».
Quindi il magistrato Ruiz de Lara ha concluso che «l’esistenza di pratiche anticoncorrenziali degli imputati incide direttamente sugli interessi economici di A22 Sports Management SL. Pertanto, il ricorso per revocazione proposto dall’Uefa deve essere respinto».
Il tribunale frena ancora una volta le rivendicazioni di Aleksander Ceferin e della sua organizzazione, lasciando immaginare che nuove proposte di riforma del calcio europeo – uguali o simili alla Superlega – potrebbero essere avanzate ancora in futuro.
Va ricordato che A22 Sports Management SL ha agito in qualità di advisor e aveva messo a disposizione di queste squadre la società “Fabianville Slu”, poi rinominata il 15 aprile scorso come European Super League Company SL. Inoltre, A22 è stata anche amministratore unico di Tivalino Invest SL, società veicolo costituita per garantire a European Super League Company i finanziamenti che servivano per il lancio della nuova competizione.
Successivamente, il 13 maggio, la ESLC ha presentato una pronuncia pregiudiziale alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) per chiedere se si stesse configurando un abuso di posizione dominante da parte di Fifa e Uefa, che si erano mosse per impedire di fatto l’organizzazione di competizioni al di fuori del loro controllo.
Il 1° luglio lo stesso Tribunale Commerciale n. 17 di Madrid ha ricordato all’Uefa che dovrebbe «astenersi dall’escludere i club fondatori della Super League dalle competizioni da essa organizzate» e ha sottolineato che la mancata osservanza «comporterebbe l’irrogazione di ammende e persino la possibilità di incorrere in un reato di disobbedienza all’autorità giudiziaria».