Robert FitzRoyL’ammiraglio britannico che ha inventato le previsioni meteo

A questo studioso ottocentesco sono dedicate targhe, statue e memoriali sparsi in tutto il mondo. Nella quarta puntata del podcast Climateers, Nicolas Lozito ha voluto parlare di lui, cogliendo così l’occasione per evidenziare come l’analfabetismo meteo-climatico sia tuttora un problema radicato

Pixabay

Capitano del Beagle durante il viaggio di Charles Darwin, ammiraglio della Marina inglese dell’Ottocento, ma anche inventore del concetto moderno di previsioni del tempo, Robert FitzRoy è stato molte cose in una.

«Quando pensiamo a una figura storica, tendiamo a ricordarla per una grande impresa, un’invenzione, un’idea. Riassumiamo tutto in una frase, in una linea di curriculum», ha spiegato a Greenkiesta il giornalista e autore del podcast Climateers, Nicolas Lozito. «A scoprire la storia di FitzRoy invece ci si trova difronte a tante vite diverse. È stato il capitano del Beagle, la famosa imbarcazione che ha portato Charles Darwin in tutto il mondo per le sue ricerche sull’evoluzione. Ed è stato, al suo ritorno a Londra, il fondatore del primo vero ufficio meteorologico».

All’epoca, racconta Lozito, prevedere le condizioni meteo era ancora una missione impossibile, spesso più un’attività per oracoli imbroglioni che per uomini di scienza.

«Eppure FitzRoy, memore delle tante tragedie che il brutto tempo aveva causato alle navi della Marina inglese, crea il primo approccio scientifico alla materia, gettando le basi per un sistema ancora oggi in funzione», continua il giornalista friulano. «Veniva spesso criticato per le sue previsioni: ancora oggi ci affidiamo al meteo come fosse l’oroscopo, in maniera umorale e poco scientifica. L’educazione meteorologica e quella climatica sono uno degli aspetti più importanti oggi per far fronte al climate change e ai rischi per i nostri territori».

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