Misure sanitarieLe nuove regole per il rientro a scuola a settembre

Dai sei anni in su è obbligatorio l’uso di mascherine chirurgiche anche al banco. Nelle scuole materne le useranno soltanto gli insegnanti. Il Green pass dovranno averlo tutti coloro che entrano in un istituto, mentre in caso di focolaio si può decidere di chiudere la struttura

Lapresse

Le scuole riaprono il primo settembre, ma gli studenti tornano in classe per la maggior parte il 13. Gli esami di riparazione alle superiori si svolgono in genere all’inizio del mese, ma alcune scuole anticipano già alla fine di agosto.

Manca poco, e perciò, come spiega il Corriere, è fondamentale capire quali sono le norme e le regole da rispettare per tornare in sicurezza a scuola. A partire dalla mascherina: dai sei anni in su è obbligatorio l’uso di mascherine chirurgiche anche al banco. Nelle scuole materne le useranno soltanto gli insegnanti. Nelle classi in cui ci sono studenti non udenti si useranno mascherine trasparenti.

È previsto anche per quest’anno che le scuole distribuiscano mascherine chirurgiche per gli studenti e per il personale. In merito al distanziamento di un metro, invece, da quest’anno non è più obbligatorio ma soltanto raccomandato. Dove non ci sia sufficiente spazio, si può derogare purché si mantengano le altre misure sanitarie. Tra banco e cattedra è previsto un distanziamento di due metri ove possibile.

Si misura la temperatura all’ingresso? No, la temperatura va misurata a casa. Mentre il Green pass è obbligatorio ma soltanto per il personale scolastico. Chi non è vaccinato e non ha l’esenzione deve sottoporsi a tampone ogni 48 ore.

Ma cosa succede se un insegnante non ha il Green pass? «Dal primo settembre al 31 dicembre non potrà entrare a scuola. E se non provvede entro quattro giorni viene sospeso dall’incarico e resta senza stipendio. Un supplente potrà essere chiamato soltanto a partire dal quinto giorno di assenza», spiega il quotidiano.

Il Green pass dovranno averlo tutti coloro che entrano in una scuola, assistenti, personale anche amministrativo, addetti alla mensa o ad altre attività.

Ci saranno poi dei turni differenziati di ingresso e uscita per gli studenti, per evitare assembramenti sui mezzi pubblici e all’ingresso e all’uscita da scuola. Si decide zona per zona.

Se c’è un caso di Covid in classe, un alunno va in quarantena anche se è vaccinato?
Sì, ma solo per 7 giorni (i non vaccinati per dieci giorni). Dovrà comunque sottoporsi al tampone. Sarà la Asl a predisporre la procedura per la classe. In caso di focolaio, si può decidere di chiudere la scuola.

Per quanto riguarda la Dad. Il governo ha stabilito come priorità che le lezioni siano in presenza. In caso di contagio in classe però, si riattiva la Dad per gli studenti che devono essere messi in isolamento preventivo. Se ci sono focolai o l’area in cui è situata la scuola va in zona arancione e rossa, ricominceranno le chiusure mirate anche delle scuole.

Infine, l’Istituto superiore di sanità sta studiando un piano per fare tamponi di massa. Ma per ora sono le regioni a organizzare campagne soprattutto per i più piccoli che non si possono vaccinare

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