L’Italia che cambiaTre incredibili storie delle candidate di origine straniera alle amministrative

C’è chi si affaccia alla politica attiva nelle istituzioni per la prima volta, come Doris Mamitiana a Milano e Mariam Ali a Roma. E chi ha già ricoperto incarichi di rilievo, come Ouiddad Bakkali, assessore uscente a Ravenna

Nuove radici

Storie di candidate alle amministrative di ottobre che in tutti i grandi centri urbani scendono in campo per la prima volta, numerose. Tre donne tra tante, anche se non sono mai troppe. Tre italiane candidate di origini straniere, che alle prossime elezioni amministrative portano la loro storia e la loro competenza. C’è chi si affaccia alla politica attiva nelle istituzioni per la prima volta, come Doris Mamitiana e Mariam Ali che si candidano a Milano e a Roma. E chi ha già ricoperto incarichi amministrativi di rilievo, come Ouiddad Bakkali, assessore uscente a Ravenna.

Doris Mamitiana, 38 anni, sposata, originaria di Nosy Be in Madagascar, sul suo profilo Facebook ha ancora quel motto «Andrà tutto bene», che ci ha accompagnato durante tutta la prima pandemia. Se non è andato tutto male, lo si deve anche a lei e ai tanti sanitari, medici, paramedici, infermieri, personale amministrativo, che hanno dato l’anima. A Milano, a sostegno del sindaco uscente Giuseppe Sala, alle amministrative si presenta nella lista Milano in salute. Non solo una lista che testimonia le eccellenze sanitarie che ci hanno salvato, ma pure un modo per mettere al centro del dibattito politico quelle competenze in una materia di cui, lo abbiamo capito tutti, c’era da tempo gran bisogno.

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