Questa sera, alle 20.30 del 23 settembre, in uno dei più classici luoghi della milanesità, il teatro Carcano indimenticabilmente cantato da Jannacci, si danno raduno i riformisti di Milano. L’evento è organizzato dai civici di Per l’Italia con l’Europa e dai promotori dell’appello all’unità dei riformisti milanesi dello scorso 28 maggio, pubblicato anche da Linkiesta, e firmato in poche ore da oltre 1300 cittadini.
La serata serve a mettere a confronto pubblico, davanti a una grande platea, finalmente in presenza, i promotori e candidati della lista “I Riformisti, lavoriamo per Milano con Sala”, con alcuni leader di primo piano della società civile ambrosiana, quella che non sta mai “coi man in man” e ha fatto di questa città una delle capitali del mondo e vuole continuare a farlo.
Le prenotazioni online hanno già quasi esaurito i posti, contingentati dalle normative di sicurezza; chi fosse interessato si affretti a prenotare.
Perché viene tanta gente? Perché Milano ha capito che nella sequenza temporale che va da queste elezioni nei grandi comuni, passando per l’elezione del presidente della Repubblica, arrivando poi alle regionali Lombarde e alle politiche del 23, passa quello che è forse l’ultimo treno per un futuro degno della storia dei milanesi e del loro paese, e soprattutto per un futuro sostenibile per i loro figli e nipoti. E solo se la straordinaria opportunità di riforme offerta dal Ngeu e dalla ricostruzione post pandemica sarà colta quel futuro sarà possibile.
È per questo che dalla scorsa primavera, lasciando andare personalismi e piccoli egoismi, le forze civiche e liberal-democratiche milanesi, Alleanza civica, Azione, Base Italia, Centro democratico, Italia viva, Più Europa, Rete 22 ottobre e Unione Italiana, si sono unite nel progetto di lista comune. Per dare alla città, ma anche alla regione e all’Italia, il segnale che è possibile portare agli elettori una offerta politica, che oggi manca completamente, che occupi quello spazio che c’è tra un Partito democratico che sbanda a sinistra e verso i Cinquestelle, e il blocco rissoso della destra populista Salvini-Meloni.
Aprirà il sindaco Beppe Sala, indicando la prospettiva verso cui orientare la serata. Arriveranno poi le parole del padre nobile del riscatto morale e solidale della Milano dell’ultimo decennio, il sindaco Giuliano Pisapia. Poi si alterneranno sette protagonisti della Milano capitale: Andrée Ruth Shammah, mente, anima e braccia del Teatro Parenti e dei magicissimi Bagni Misteriosi; Cinzia Boschiero, giornalista engagée nelle battaglie per lo sport e per l’ambiente; Maria Grazia Guida, trascinatrice di progetti per la solidarietà; Lorenzo Newman, imprenditore e startupper nel campo della formazione e dell’offerta educativa; Pier Luigi Paracchi, fondatore e Ceo di Genenta Science prossima alla quotazione al Nasdaq; Maria Grazia Mattei, pioniera della cultura digitale; Massimiliano Tarantino, direttore della Fondazione Feltrinelli.
Dialogheranno di Milano e oltre, di attese e richieste da e verso la politica dei prossimi cinque anni con sei candidati Riformisti al comune, Giulia Pastorella, Laura Specchio, Lisa Noja, Paolo Costanzo, Alberto Veronesi e Alfredo Zini. Coordinerà un giovane certezza del giornalismo digitale, Riccardo Haupt.
Le parole conclusive saranno di Sergio Scalpelli, infaticabile facilitatore del cantiere riformista milanese.
Al Carcano, in pé, cantava Jannacci. Arrivederci a stasera; ma, tranquilli, tutti seduti.