Quello che il resto del mondo chiama croissant, per il milanese è una brioche. Detto questo, abbiamo scandagliato la città alla ricerca della brioche perfetta, che poi è un croissant. Ma anche una veneziana, o un cruffin, come dicono adesso quelli che lievitano e sfogliano. Qualsiasi cosa abbia una forma a mezzaluna o sia dolce e lievitato è il perfetto complemento del vostro cappuccino. Abbiamo scelto quali saranno le vostre prossime dieci colazioni cittadine. Con un outsider per cui vale la pena andare fino a Torino.
Ziva
Buone, ricche, fragranti, golose: le brioche (i croissant!) di Ziva sono una delle maggiori attrattive di questo locale a due passi da via Marghera. La veneziana è imbattibile, incommensurabile, inimitabile: qualunque sia la farcitura, è l’impasto perfetto. Qui anche il caffè ha una marcia in più, e se siete in vena di specialty coffee potrete trovare qualcosa che fa al caso vostro. Li abbiamo adorati per i panettoni, sempre unici e insoliti, sono speciali quando diamo un occhio al banco del cioccolato: ma sulla colazione hanno un vantaggio non da poco, la possiamo venire a fare tutti i giorni.
Egalité
Bella forza, sono francesi! Ma se siete alla ricerca del croissant più sfogliato e sbricioloso, questo è di sicuro il posto giusto. Pasta sfoglia al burro di Charentes-Poitou di una croccantezza che stende. C’è gente capace di fare follie per il pain au chocolat, il pain aux raisins è godurioso al punto giusto, la briochette al burro di Normandia con lo zucchero in granella è da sballo puro. E vogliamo parlare della brioche Naterre? O del chausson aux pommes? Servono almeno 15 giorni di colazioni per decidere qual è la nostra preferita.
Cracco
Marco Pedron ha un laboratorio proprio in Galleria e da lì sforna le delizie dolci che vengono servite al piano inferiore, dove vale davvero la pena fare una sosta e un (piccolissimo) investimento per una colazione che lasci il segno. Veneziana che straborda di crema meravigliosa, ma anche deliziosi croissant con cremoso cioccolato e scaglie di cioccolato fondente, cremoso al pistacchio con crumble e granella di pistacchio, al miele d’acacia e semi e infine alla confettura di albicocca. Ma è con la brioche Galleria che toccherete le vette del piacere. Nel salotto buono della città.
Alain Locatelli
Il suo nodino al caramello ha fatto gridare al miracolo. Quel che è certo è che Alain sa quello che fa, e che sia un pain au chocolat, un kuglof o un croissant (da lui non chiamateli brioche, alla milanese, pena l’allontanamento dal locale) qui troverete qualcosa di paradisiaco con cui iniziare la giornata. Se siete in vena, fatevi mettere accanto a qualsiasi lievitato una pallina del suo gelato. Non ve ne pentirete, anche alle 8 del mattino.
Loste
Fare la coda è una certezza: essere completamente soddisfatti nonostante tutto, anche. Il loro nodino ha fatto scuola, nonostante siano aperti da qualche mese hanno un pubblico affezionato che staziona lì fuori per riuscire ad accaparrarsi questa sfoglia fragrante (la chiamano pasta laminata) che conquista al primo morso. Questa appena uscita con crema al limone, limone candito su una base di pasta laminata è da sballo. Ma solo provando i loro “lievitati laminati” saprete perché non potrete più farne a meno.
Clèa
Anche qui specialty coffee, anche qui grande attenzione a quello che li accompagna. I patiti vengono apposta per il croissant che finge di essere una cheesecake. Ma c’è chi impazzisce per il pane, burro e marmellata, che è tutto fuorché quello che immaginate. E il cruffin e il cocco di mamma? E le tante versioni di cornetti vegani? Tappa indispensabile, visita da ripetere per provare tutto e scegliere il proprio modo preferito per fare colazione. Gaia e Cristian dicono di aver creato una “Pasticceria Culinaria”, dove gli impasti e le basi di pasticceria dolce sono replicati in versione salata. Vogliamo forse limitarci?
Pavé
Quando la maggior parte di questi locali non esisteva ancora, Pavé era già lì a servire croissant e brioche (allora!) finalmente diversi dal solito. Le prime colazioni d’autore le abbiamo assaporate qui, nei pressi della stazione centrale, in un bar con un arredamento per la prima volta vintage, e con l’atteggiamento e le proposte di un locale internazionale. Oggi il suo kouign-amann, la sua brioche al caramello e i suoi croissant sono dei must: hanno dettato la moda, oggi la governano dall’alto dei tanti locali aperti dopo il primo.
Mercato Centrale
Tre i nomi, tre le esperienze di colazione che meritano una tappa all’interno del nuovo mercato in stazione centrale. La pasticceria Martesana, con le sue proposte classiche, Crosta, che qui vi alletta con croissant e salati da provare. Poi c’è Davide Longoni con le sue creazioni di ispirazione internazionale. Noi impazziamo per i cinnamon rolls, di una morbidezza da svenire, e per il bostock, una bomba di dolcezza fatta partendo dai croissant, che vi abbiamo anche raccontato qui. Ovviamente i tre funzionano altrettanto bene anche nei loro rispettivi indirizzi in città.
Sissi
Brioche alla crema e tazza di cioccolata, ma anche cornetto strabordante di cioccolato e caffè macchiato, kranz e cappuccino: se non avete timore delle calorie, qui trovate una serie infinita di accoppiate vincenti per una mattinata che non può che partire con il giusto sprint. In questa bomboniera che accoglie i residenti del quartiere e i tanti che hanno letto meraviglie della pasticceria forse più celebre della città non c’è pericolo di sbagliare ordinazione.
Peck
È l’assoluto punto di riferimento gastronomico per tutto ciò che è salato. Ma spesso ci dimentichiamo che da Peck ci si può andare anche per una colazione dolcissima. Qui le brioche, insomma, i croissant, sono davvero buoni, grazie alla grande creatività del pastry chef Galileo Reposo che ne inventa sempre di nuove per stuzzicare il nostro palato. Il quadretto di croissant con albicocca e crema e la sfoglia di mela e mandorla sono da premio, ma potete lasciarvi sedurre anche dalla veneziana o dal pain au chocolat, dal kranz o dal classico croissant.
Maritozzi che passione
Fanno parte di un’altra categoria, ma sono amatissimi in città. I nostri preferiti, adesso che non c’è più l’americano che amava le brioche (riferimento assoluto sul genere, purtroppo chiuso dopo il Covid), sono quelli magistrali di Gelsomina e quelli altrettanto goduriosi di Marlà. In entrambe le insegne la colazione è un momento fondamentale della giornata, celebrata con tutti i crismi. E un quintale di panna racchiusa dentro a una morbida brioche.
Outsider
Se potessimo portare a Milano un’unica esperienza da un’altra città voteremmo senza alcun dubbio il cubo lievitato con crema della Farmacia del Cambio a Torino. Esperienza sublime, croccantezza e morbidezza, la perfezione fatta colazione. Una non basta. Si chiama Crubik e vi farà impazzire come il celebre cubo con cui gioca col nome: ma questo lo farà perché è semplicemente adorabile. Se l’è inventato Maicol Vitellozzi e non gli saremo mai grati a sufficienza. Certo, se la batte ad armi pari con la Brioche1757, disponibile nel week end.