Nuovi spotYouTube sta cambiando il modo di fare pubblicità in televisione

La tendenza a guardare sempre di più la piattaforma sugli schermi dei salotti domestici rappresenta un’occasione ghiotta per gli inserzionisti, in grado ora di estendere il target dei propri prodotti. Per questo l’azienda ha immaginato diversi formati interattivi di annuncio

Unsplash

C’è chi la usa per rivedere gli highlights dell’ultima giornata di Serie A, chi la sfrutta come sottofondo musicale quando ha ospiti a casa, chi ritrova il proprio equilibrio con una sessione di meditazione guidata: la novità è che YouTube, la principale piattaforma di condivisione video al mondo, viene utilizzata sempre di più sulle televisioni domestiche.

Lo segnala una comunicazione del team di Google Blog Italia (YouTube è proprietà del colosso tech con sede a Mountain View), che suggerisce come l’ultimo anno abbia portato un cambiamento di paradigma nella visione dello schermo televisivo.

In Italia il fenomeno è confermato dai numeri: a maggio 2021, oltre 10 milioni di persone hanno utilizzato almeno una volta il  “tubo” sulla propria Tv e il 15% degli utenti attualmente registrati guarda contenuti quasi esclusivamente su teleschermo. Non solo: nel proprio soggiorno, gli italiani guardano la piattaforma per un tempo mediamente più lungo, con una visione più duratura del 130% rispetto al consumo da dispositivi mobile o da desktop (dati interni di YouTube).

I risultati dell’indagine sono significativi: non solo la televisione continua a rappresentare una fetta importante nelle abitudini di consumo mediatico del nostro paese, ma riacquista persino valore per le generazioni più giovani, che nell’ultimo decennio si erano progressivamente allontanate da questo medium.

Tale tendenza ha portato la piattaforma ad annunciare, lo scorso lunedì 4 ottobre, un piano di espansione delle campagne di “video actions” (annunci pubblicitari interattivi) per i contenuti visualizzati da smart Tv, sostenendo che questa nuova mossa aiuterà gli inserzionisti a incrementare le vendite online e a far crescere le loro attività. Lo schermo televisivo favorisce una fruizione video condivisa e più familiare, per questo rappresenta una grande opportunità per i brand inserzionisti: l’occasione è quella di estendere il target delle loro pubblicità all’interno di un contesto di profondo cambiamento nel modo di consumare il video digitale.

Anche negli Stati Uniti, i numeri che riguardano la fruizione di YouTube “da divano” sono impressionanti: insieme a Netflix, infatti, rappresentano metà dell’audience complessiva della cosiddetta connected Tv. Secondo un rapporto della società di ricerca LightShed Partners, nel giugno 2021 le due compagnie hanno totalizzato il 47% del totale del «tempo trascorso sulla Tv connessa», proseguendo una tendenza di dominio ormai consolidata: 18 mesi fa, questo numero era inferiore solo del 2%.

Stando al rapporto, il segreto di questa duplice “supremazia mediatica” sta nella diversificazione: «l’interessante comunanza di Netflix e YouTube è la loro ampiezza di contenuti tra generi, anche se ovviamente una deve acquisirli o finanziarli e l’altra è una piattaforma per i contenuti Ugc (user-generated content, contenuti Generati dagli utenti, ndr)».

Ma in cosa consiste il piano di espansione dei “video actions” annunciato da YouTube? Il nuovo formato inserzionistico prevede l’invio degli annunci pubblicitari (tramite un Url) nella parte inferiore del dispositivo mobile (associato alla smart Tv per la fruizione condivisa); il tutto, senza interrompere la sessione di visualizzazione. Dal link, l’utente può proseguire nella navigazione per approfondire ed eventualmente procedere con l’acquisto del prodotto.

«Il soggiorno sta diventando un luogo essenziale per i marchi per generare conversioni incrementali con nuovi segmenti di pubblico» ha spiegato Romana Pawar, direttrice della gestione dei prodotti per gli annunci YouTube. «Nei primi esperimenti per le campagne di video action sugli schermi Tv, oltre il 90% delle conversioni incrementali provenienti da Ctv (i profitti legati alle inserzioni su Tv, ndr) non sarebbe stato raggiungibile su dispositivi mobili e desktop».

Google aveva annunciato il suo piano a maggio di quest’anno. In seguito all’implementazione effettuata su Google Ads, i nuovi formati di pubblicità interattiva sono ora attivi sulle applicazioni YouTube di tutto il mondo.

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter