LattugoodIl futuro è commestibile

Nel più grande impianto di vertical farming in Europa, a Cavenago Brianza, alle porte di Milano, entra un seme ed esce un prodotto confezionato senza pesticidi, senza residui e prodotto risparmiando il 95% di acqua. Sono insalate, ma anche un esperimento di cibo che verrà

Non si lavano, non contengono pesticidi, non hanno residui, e nella loro produzione oltre il 95% di acqua viene risparmiata. Sono buone, croccanti, e pronte al consumo. Sono un cibo del futuro, che è già qui. Perché le insalate Planet Farms sono distribuite nei punti vendita di Esselunga, Il Viaggiator Goloso, Iper La Grande i, To.Market e nei dark store milanesi di Gorillas. Ma la strada per arrivare fino a qui non è stata semplice, e ha richiesto un grande investimento, una riflessione attenta e anche una visione imprenditoriale di lungo termine.

Tra bombi che impollinano e agricoltura verticale, questa produzione che finalmente arriva sugli scaffali dei supermercati è solo il passaggio intermedio di un progetto realizzato, ma che ha ancora moltissime potenzialità da esplorare. E che ha origine da una storia personale molto intensa, che vede uno dei due ideatori cambiare completamente vita dopo una lunga ricerca personale in giro per il mondo, con l’obiettivo di lasciare ai suoi figli non solo un’azienda ma prima di tutto un mondo migliore.

«Siamo veramente fieri di vedere i nostri prodotti sugli scaffali di rinomate catene della grande distribuzione. Siamo partiti quattro anni fa da un’idea, un sogno che finalmente si avvera: quello di coltivare, utilizzando le risorse in maniera veramente responsabile, ortaggi buoni e sani, disponibili tutto l’anno» – affermano Luca Travaglini e Daniele Benatoff, co-fondatori e co-CEO di Planet Farms. «Le nostre insalate crescono in assenza totale di pesticidi, in un ambiente incontaminato, garantendo sicurezza e qualità del prodotto. Il gusto viene valorizzato fin dalla scelta delle semenze, varietà in purezza non trattate».

Insalate in foglia cresciute grazie all’innovativo sistema di coltivazione verticale sviluppato da Planet Farms che permette di armonizzare perfettamente tutti i parametri necessari alla crescita degli ortaggi ottenendo un prodotto buono, ricco di proprietà nutritive e attento all’ambiente.

Nello stabilimento Planet Farms di Cavenago di Brianza – il più grande impianto di vertical farming in Europa, di oltre 10 mila metri quadrati alle porte di Milano – entra un seme ed esce un prodotto confezionato. Tra il raccolto e l’imbustamento degli ortaggi passano circa 60 secondi e il prodotto viene consegnato in giornata: la freschezza è garantita.

Le insalate di Planet Farms non devono essere lavate grazie alla filiera completamente integrata e automatizzata che assicura non solo una perfetta tracciabilità, ma anche una garanzia totale di qualità, per un prodotto davvero unico che il consumatore è il primo a toccare. Questo processo dà origine a prodotti dalle proprietà organolettiche e dai sapori strabilianti e lo fa in maniera totalmente sostenibile, senza compromessi.

E viste le caratteristiche specifiche di questi prodotti, anche l’alta cucina li ha scoperti e il tristellato Da Vittorio sta creando la sua personale vertical farm nel giardino del ristorante. Si produrranno lì gli ingredienti per la cucina di Chicco Cerea, che insieme agli imprenditori sta costruendo una personale selezione di erbe, frutti e vegetali difficili da trovare o con caratteristiche specifiche. Un nuovo approccio anche alla produzione per il consumo dei locali, che potrebbe cambiare una volta per tutte le filiera.

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