I giovani sono stati tra i più colpiti dalla crisi del lavoro innescata dalla pandemia. E ora che il mercato è in ripresa, è importante sapersi muovere per cogliere le opportunità di crescita e rispondere al meglio alla domanda di lavoro generata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Andrea Malacrida, country manager del Gruppo Adecco in Italia, è intervenuto nel corso della kermesse “Live in Courmayeur” di Sky TG24 per condividere la propria visione sullo scenario occupazionale e offrire suggerimenti ai giovani all’ascolto.
Anzitutto ci sono i dati positivi sull’occupazione, secondo i quali da inizio anno si sono registrate 500mila nuove assunzioni. «Assistiamo a un recupero, dopo lo stop che ha caratterizzato i mesi centrali del 2020», ha spiegato Malacrida, «anche se la ripresa economica incontra non poche difficoltà legate ad approvvigionamenti di materie prime e crescita dei costi».
In questo contesto, ad assumere un ruolo centrale è chiaramente il Pnrr, «che include un capitolo determinante dedicato al lavoro, in particolare alle prospettive future per giovani e donne», ha precisato il manager. Secondo le previsioni del Gruppo Adecco, infatti, il Recovery Plan porterà 380mila nuove opportunità per le lavoratrici, oltre 80mila per i lavoratori più giovani.
Un sondaggio realizzato da Sky registra che il settore più ambito oggi dai ragazzi italiani che si approcciano al mondo del lavoro è quello della “scuola, istruzione e ricerca” (26%), seguito da “marketing e comunicazione” (23%), “ingegneria, architettura e design” (22%), “salute e cura della persona” (21%), “arti, musica, cinema e teatro” (20%).
«È interessante notare come i primi settori capaci di suscitare appeal sui giovani siano ricerca e istruzione, che sono stati quelli posti maggiormente al centro dell’attenzione nel corso dell’emergenza sanitaria», ha commentato Malacrida. E una buona notizia «è anche l’interesse nei confronti del made in Italy e della creatività. Restano però ancora poco attrattivi la pubblica amministrazione e il turismo, che è forse il settore più colpito dalla pandemia».
Ma per i giovani non si tratta solo di scegliere l’ambito che più li attrae. Secondo il sondaggio di Sky, gli aspetti più importanti nella scelta del posto di lavoro oggi sono “avere un impiego appassionante” (36%) e riuscire a conciliare vita e lavoro (35%). Il desiderio di un contratto stabile si ferma al 16%, l’ambizione di “guadagnare tanto” al 10%.
Tendenze che sono confermate anche da Malacrida. «I giovani desiderano fare più esperienze per completare il proprio background di qualifiche e competenze», ha spiegato il manager. «Elementi centrali sono l’ambiente di lavoro e la possibilità di gestire i propri interessi e percorsi di carriera».
Si tratta, tra l’altro, di trend in linea con l’esigenza di una gestione più flessibile del lavoro, che la pandemia ha fatto emergere con forza, con la diffusione dello smart working e delle nuove forme di organizzazione lavorativa. Che, come ha spiegato Malacrida, richiederanno lo sforzo di «impegnarsi in un miglioramento continuo delle competenze, in particolare quelle digitali».
Nel suo intervento, il manager ha inoltre fornito alcuni consigli utili per i giovani che si stanno approcciando al mercato del lavoro. In primis, oggi è imprescindibile «applicare le competenze digitali e relative ai canali social già nella fase di ricerca di un impiego, utilizzando in particolare LinkedIn come vetrina di presentazione e, dunque, costruendo una buona strategia di personal branding». E poi ancora: «Avere dimestichezza con le principali piattaforme online, utilizzate per i colloqui da remoto». Skill ormai irrinunciabili per poter stare al passo con un futuro del lavoro che, sempre più, si svilupperà nel segno del digitale.