I tedeschi lo associano a una torta, gli americani lo descrivono come un grosso dolce lievitato e soffice come la seta, i francesi lo paragonano a una brioche morbida e profumata e i russi lo mangiano come dolce pasquale. Ma “il” panettone rimane “il” panettone, italiano, arioso, delicato, fragrante, in tutte le lingue del mondo e a qualunque latitudine. Insomma “Italians do it better”. Già perché, fatta salva qualche produzione locale, il migliore pare debba arrivare rigorosamente da casa nostra, in un tripudio di uvetta e frutta candita. Ecco cosa ne pensano magazine e food blog oltreconfine.
Stati Uniti – Taste like panettone!
Non c’è drugstore che tenga, per il The Washington Post il panettone deve essere rigorosamente artigianale, italiano, leggero come una piuma e dorato come i raggi del sole. “Potrebbe quasi essere una torta, ma non cʼè mai stata una torta così setosa, morbida e costruita in modo stratosferico. Il rigore e la pazienza necessari per fare il panettone – e l’alta probabilità di fallimento – ne fanno una sorta di santo graal per i fornai” lo descrive Jim Lahey nel suo “The Sullivan Street Bakery Cookbook”. E gli americani lo vogliono proprio così. Fra i loro the best of svetta su tutti il panettone Biasetto, che grazie allʼimportatore Gustiamo con sede nel Bronx, a New York, arriva freschissimo. Amato perché straordinariamente arioso e profumato di scorze di arancia, limone, cedro e ciliegie canditi. NellʼOlimpo del panettone non manca poi Olivieri 1882, da Arzignano (Vi), con la ricetta originale che da oltre 140 anni delizia, e quel profumo di lievito che si assapora ad ogni boccone, sapientemente calibrato con uvetta dorata e scorze candite. La consegna garantita in pochi giorni è un (super) plus. Last but not least, fra gli “American favorite” il panettone Antica Pasticceria Muzzi, dai fornai di Foligno (Pg), amatissimo per la freschezza del suo gusto e la densità dellʼimpasto.
Germania – Classico con brio
Da un test condotto dal magazine on line italya.net il panettone più apprezzato in Germania è Bauli. Piace perché è custodito in una latta di metallo – perfetta per un regalo e per allungarne la conservabilità -, e perché porta il sapore della tradizione italiana sulle tavole natalizie sia nella sua versione più classica, con uvette e scorze d’arancia candite di Sicilia, sia, sempre di Bauli, in quella al “budino” ricoperta di cioccolato e con ripieno di morbida crema al gusto cioccolato. Ma nella top ten made in Deutchland fa capolino il Panettone Baj da 1 kg, che porta con sé le citazioni del futurista Tommaso Marinetti e viene prodotto con lʼantica ricetta del 1768. Sul versante Italian fashion, invece, non può mancare il Panettone agli Agrumi Dolce&Gabbana di Fiasconaro, che grazie alla preziosità della sua edizione limitata e al suo gusto innovativo si aggiudica il quarto posto.
Francia – Fra moda e tradizione
Il suggerimento – ça va sans dire – è di acquistarne uno artigianale italiano e fra i nomi più conosciuti svettano Cova, Fiasconaro, Le tre Marie o Flamigni. Ma non si lesinano i consigli degli esperti su come riconoscere un ottimo panettone. Innanzitutto, è preferibile sia italiano, deve avere una crosta dorata – segno di buona cottura -, unʼabbondante quantità di frutta candita e deve sciogliersi letteralmente in bocca. Il più tradizionale secondo la stampa francofona è il milanese Cova, lʼinaspettato è l’Agrumi e Zafferano di Fiasconaro, in partnership con D&G, bello da vedere e da mangiare, con lʼelegante scatola di metallo e lʼaroma della buccia dʼarancia e dei limoni di Sicilia. Dʼaltra parte che il panettone stia conquistando (anche) la Francia è dimostrato dal successo del Premier Championnat de France du Panettone, organizzato a Parigi dal giornalista François Régis Gaudry con la sua associazione Gaudry & ses Ami(e). «Un afflusso notevole» dichiara Nicola Olivieri di Olivieri 1882, fra i membri della giuria «cʼè una curiosità crescente attorno al panettone sia dal punto di vista professionale sia da parte del consumatore finale. Sicuramente cʼè tanta strada ancora da fare, ma in Francia esiste la giusta sensibilità e la competenza tecnica per percorrere questa “strada” nuova e tecnicamente difficile».
Olanda – Non i soliti noti
È del web magazine olandese Ciao tutti la (sorprendente) classifica dei panettoni più apprezzati nelle terre basse, con una serie di suggerimenti fuori dalle rotte ordinarie (quanto meno allʼestero). Primo fra tutto Infermentum, panettone veronese incartato in un elegante sacchetto di carta verde Natale. Incanta il suo impasto arioso e allo stesso tempo pieno di sapore grazie alla lunga lievitazione dell’impasto (36 ore). Dalle Marche poi arriva Picenum, prodotto dalla pasticceria Maroaldi & Guglielmi nel pittoresco paesino di Penna San Giovanni, in provincia di Macerata, considerato il miglior panettone classico, che convince per profumo e sapore. Terzo in classifica Il Panettone Classico della Pasticceria Filippi, realizzato con ingredienti 100% naturali come vaniglia, latte intero – fornito direttamente dal caseificio locale – burro, uova di galline allevate a terra, miele, uvetta e cubetti di agrumi canditi.
Grand Bretagna – Con quel “quid” in più
Secondo Sous Chef UK “the best panettone ever” è Flamigni insieme a Loison nella loro versione più classica, ma se la ricerca deve cadere su qualcosa di più colorato e contemporanei Muzzi e Fiasconaro sono nella top ten. Per l’Indipendent invece non ci sono dubbi il 10 su 10 va al Panettone al moscato Galup, versatile da consumare a colazione o da servire al pranzo natalizio in alternativa al classico pudding inglese. On line se ne trovano di ogni gusto, ma da un test effettuato su 12 panettoni, il migliore overall è proprio lui, grazie alla generosa quantità di uvetta che compensa ampiamente i pezzi di agrumi – ce ne sono molti – e alla sua consistenza lussuosa e succosa che profuma di vaniglia e miele. Apprezzatissima anche la glassa alla nocciola piemontese, con i delicati fili di zucchero e mandorle intere.
Spagna – Questione di prezzo
In realtà dai cugini spagnoli esiste molto patriottismo in fatto di panettone – che definiscono “un enorme muffin di circa 500 g”. Pur riconoscendo l’indubbia arte della pasticceria italiana che sta dietro la sua complessa preparazione, nella classifica del best of si sprecano consigli su acquisti locali, uno su tutti il panettone di Yan Duytsche e Rafael Aguilera, vincitori del Mellor Panetton Artesán de España 2021. Ma quali sono i più noti italiani della penisola iberica? Motta, Bauli, Gran Ducale e le Tre Marie, in realtà più per una questione di approccio al mercato – leggasi prezzo – che per reale classifica. Lʼunico guizzo de sabor è il panettone Agrumi e Zafferano di Fisconaro/D&G. E chi lʼavrebbe mai detto che sarebbero andati dʼaccordo con i francesi stavolta
Nel resto del mondo
Indagare il resto del pianeta non è cosa semplice, sappiamo solo che in Russia cʼè gran confusione e il Pan deʼ Toni viene mangiato durante le feste pasquali proprio perché somiglia a un dolce tipico della tradizione locale, il “kulich”, farcito con noci e frutta e con formaggio (ndr. Ne hanno addirittura confezionato uno gigante che è entrato nel libro del Guinness dei Primati). A Hong Kong e nelle terre asiatiche, non c’è traccia di panettone, se non nelle comunità di origine italiana, un fatto più di cultura che di gusto. Uniche eccezioni in Oriente, il Sud Corea e il Giappone dove troviamo Loison e Tiri, mentre in Sudafrica i più acquistati sono Sal de Riso e Bonifanti, Martesana, Massari e l’intramontabile Biffi.