IL MITO DELLA GREAT RESIGNATION
«Io capisco che l’idea “me ne vado dal lavoro perché non ne posso più, piuttosto resto senza” possa sembrare romantica e anche nobile», ma «purtroppo in Italia i dati che abbiamo fanno fatica a giustificare l’enfasi». Lo ha fatto notare Francesco Seghezzi, presidente della Fondazione Adapt su Twitter. Insomma, aspettiamo a parlare anche in Italia di Great Resignation all’americana, Yolo Economy (You live once, si vive una volta sola) e Big Quit. Anche perché i dati sulle dimissioni volontarie non dimostrerebbero affatto una forte propensione degli italiani a lasciare il lavoro alla ricerca di un nuovo senso di vita.
Numeri deboli Secondo i dati della Banca d’Italia, il numero delle dimissioni è diminuito marcatamente con l’arrivo della pandemia, ma dalla primavera del 2021 è risalito, assestandosi su valori lievemente superiori a quelli del 2019. Nei primi dieci mesi del 2021 sono state rilevate 777mila cessazioni volontarie di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, 40mila in più rispetto a due anni prima. Una crescita debole, se si pensa a come è stato congelato il mercato del lavoro a causa del Covid – dice Seghezzi.
Mi dimetto se… In più, Bankitalia ha spiegato che i lavoratori “hanno verosimilmente rassegnato le dimissioni solo a fronte della prospettiva di un nuovo impiego”. Una scelta comprensibile in un mercato debole come quello italiano, con politiche attive quasi nulle e un problema di carenza di competenze specifiche, per di più in preda al caro energia che mette in crisi le imprese. Più che Grande dimissione, potrebbe essere quindi una transizione in un momento in cui il mercato si è rimesso in moto dopo essere stato nel freezer e dopo che diverse attività hanno riaperto. Troppo poco, però, per dare spazio alla narrativa del «lascio il posto fisso e cambio vita».
- Certo, il segno più esiste e va monitorato. In Italia, nel terzo trimestre 2021, rispetto allo stesso periodo del 2019 le dimissioni sono cresciute del 20%. Negli Stati Uniti si è registrato un +30%.
Oltreoceano Ma anche in un mercato dinamico come quello americano, si cominciano ad avanzare i primi dubbi sulla narrazione crescente del «Si vive una volta sola» che sarebbe stata impressa dall’esperienza della pandemia. I dati dimostrerebbero che non si lascia un lavoro per restare disoccupati, ma che invece l’aumento delle dimissioni è connesso a un aumento delle assunzioni, in un momento di grande transizione in cui è ripresa la mobilità del lavoro. In altre parole, non si abbandona il lavoro per abbracciare la teoria dell’«anti-work» crescente sui social. Con la domanda di lavoro crescente, molte persone stanno cogliendo l’occasione per cambiare lavoro e cercarne uno migliore.
- E questo starebbe accadendo, seppure con numeri più bassi, anche in Italia. Quando un’azienda assume qualcuno, di solito assume qualcuno che ha già un lavoro, spesso abbastanza simile. È così che l’economia ha sempre funzionato. Ed è quello che starebbe accadendo, sulla spinta della ripresa dopo lo shock del Covid, anche stavolta.
Trova le differenze Ma mentre negli Stati Uniti, per far fronte all’aumento delle dimissioni, si introducono i signing bonus, ovvero incentivi per le nuove assunzioni, in Italia la Cgil Veneto ha denunciato che alcuni bar e ristoranti di Treviso avrebbero introdotto nei contratti a tempo di camerieri e baristi una penale – anche fino a 2mila euro – nel caso in cui dovessero lasciare il lavoro prima della scadenza. “Non essendoci personale, vengono inserite queste clausole vessatorie per cui se te ne vai prima mi trattengo quasi tutto lo stipendio. Così i vari datori si litigano i professionisti”, hanno spiegato i sindacati.
OCCHIO AL COLLE
Nella settimana in cui prende il via l’elezione del presidente della Repubblica, i principali dossier nell’agenda di governo finiscono nel congelatore. Ma l’attenzione è tenuta sullo spread e sulle reazioni dei mercati rispetto ai movimenti politici italiani.
Sostegni e bollette La scorsa settimana, intanto, il governo ha approvato un nuovo decreto “sostegni”, contenente varie misure sia per intervenire sull’aumento delle bollette a causa del maggior costo dell’energia sia sulle attività in crisi a causa della nuova ondata della pandemia. Il provvedimento, varato senza scostamento di bilancio, contiene ulteriori 1,7 miliardi contro il caro energia, con sconti in particolare per le imprese energivore. Sul fronte degli aiuti alle imprese in difficoltà, invece, le risorse complessive sono intorno a 1,6 miliardi: tra le altre cose, è previsto lo stop alle tasse per discoteche e sale da ballo, la cassa integrazione scontata per hotel, bar e agenzie di viaggio e anche il rifinanziamento del fondo per il turismo.
- I partiti chiedono un nuovo scostamento di bilancio per intervenire in modo più deciso su bollette e attività in crisi, ma se ne parlerà dopo l’elezione del Capo dello Stato.
Procrastinare Diversi emendamenti presentati dai partiti di maggioranza e opposizione al decreto milleproroghe chiedono la proroga della cassa integrazione Covid, scaduta a fine dicembre, fino almeno a marzo 2022. Quindi per altre 13 settimane. Per una spesa di circa 150 milioni.
QUESTIONE DI SICUREZZA
Dopo la morte di Lorenzo Parrelli, il 18enne che ha perso la vita nell’ultimo giorno di stage in un’azienda meccanica della provincia di Udine, i sindacati hanno attaccato lo strumento dell’alternanza scuola-lavoro, che non può essere trasformata in un impiego, oltretutto non retribuito, e per la quale si chiedono maggiori misure di sicurezza. Come ha raccontato La Stampa, sono diversi i casi di studenti che si sono infortunati mentre svolgevano un periodo di formazione nelle aziende. Ma ci sono anche casi virtuosi che possono fare la differenza, se ben organizzati.
Rimandati Il ministro del Lavoro Andrea Orlando nell’ultimo consiglio dei ministri aveva proposto di anticipare l’approvazione di un nuovo pacchetto sulla sicurezza, contenente anche regole per i tirocini, ma la proposta non è passata. Intanto, secondo l’Inail, nei primi 11 mesi del 2021 le morti sul lavoro sono state 1.116.
PROPOSTE
Contro il lavoro povero Il gruppo guidato dall’economista Andrea Garnero ha presentato al ministro Orlando il pacchetto di “Interventi e misure di contrasto alla povertà lavorativa” con cinque proposte. Secondo il rapporto, oltre un lavoratore italiano su dieci versa in condizioni di povertà, mentre almeno un quarto degli occupati percepisce un salario basso. E la crescita dei contrattini da poche ore e settimane è tra le cause principali. Tra le proposte avanzate, un salario minimo legale e in-work benefit, ovvero un’integrazione al reddito povero che metà dei Paesi Ocse al momento non ha.
- Secondo Maurizio Del Conte, ex presidente di Anpal, la causa del lavoro povero va ricercata anche nel fatto che il 10-15% dei lavoratori italiani non è coperto dai contratti collettivi.
- Intanto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha raccomandato alle agenzie federali di innalzare il salario minimo per i dipendenti pubblici a 15 dollari l’ora.
Un Paese per giovani Il think tank Tortuga ha realizzato un report con una serie di proposte di riforma fiscale che riguardano gli under 30 italiani. Secondo le simulazioni degli economisti, un taglio dell’Irpef per i più giovani avrebbe un effetto regressivo, mentre sarebbe più efficace intervenire sul fronte dei contributi, con uno taglio strutturale e permanente dei contributi previdenziali.
NEW ENTRY Il ministro Orlando avrebbe scelto Cristina Tajani, ex assessore al Lavoro a Milano, come nuova guida di Anpal Servizi, la società in house della Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro. Tajani, Pd, è attualmente consigliere del ministro.
FACCIAMO GOL Si stanno scaldando i motori per l’avvio del programma Gol, Garanzia di occupabilità dei lavoratori, quello che sarà il pilastro delle nuove politiche attive del lavoro in Italia. Secondo Giuseppe Zingale, general manager della divisione welfare di IG Samsic HR, sono due i fattori innovativi del Gol: il primo è «la spinta alla creazione di una rete tra i servizi per il lavoro, i servizi sociali e l’istruzione»; il secondo è «l’integrazione tra servizio pubblico e servizio privato».
DOSSIER CALDI
Equilibri fragili La vicenda Generali ha spaccato la Consob. E le diverse posizioni nella Commissione dell’Authority sulle liste dei cda – di cui ha scritto Il Foglio in un articolo intitolato “Non solo Generali. Così Savona tiene in ostaggio la Consob” – hanno spinto il presidente Paolo Savona a un’inedita autodifesa sui social. Il consiglio dei ministri nel frattempo ha nominato Carlo Comporti a componente della Commissione in sostituzione di Carmine Di Noia, che guiderà la Direzione per gli affari finanziari e delle imprese presso l’Ocse.
Mayday Ita Airways accelera sulle alleanze. Un’ipotesi che sta prendendo quota sarebbe il coinvolgimento di Lufthansa con una partecipazione iniziale intorno al 35%. Il 31 gennaio è previsto il consiglio d’amministrazione con l’approvazione del nuovo piano strategico. Intanto Ita potrebbe a breve schierare i voli con il vecchio marchio Alitalia, come ha anticipato il presidente Alfredo Altavilla, nelle gare per i collegamenti con la Sardegna a tariffe calmierate e nei piccoli scali oggi dominati dalle low cost.
Risiko Tim È fissato a mercoledì il consiglio d’amministrazione di Telecom Italia, che discuterà del piano per lo scorporo della rete. Intanto, il direttore generale Pietro Labriola è stato cooptato in cda e nominato amministratore delegato del gruppo.
Su e giù Mentre sulla vicenda della ex Embraco è calato il sipario e per i 377 lavoratori è finita la cassa integrazione e si apre solo la prospettiva della Naspi, i lavoratori della Gkn hanno votato a favore sull’ipotesi di un accordo quadro per la reindustrializzazione dello stabilimento di Campi Bisenzio firmata al Mise il 19 gennaio scorso.
ORIZZONTI 2022
Evergreen Dopo due anni di pandemia, molti aspetti del lavoro sono cambiati drasticamente. Ma – scrive il New York Times – rimane immutata l’importanza del tradizionale curriculum, che è ancora «lo standard per candidarsi e farsi notare».
Nuntereggae più La Bbc ha scritto che se il lavoro ibrido – in parte da remoto in parte in presenza – viene visto come la forma prevalente nel futuro del lavoro, questa modalità per molti professionisti comincia a diventare estenuante.
Parole nuove Le chiamano workation, commistione di lavoro e vacanza grazie allo smart working. O anche bleisure, una crasi tra business e leisure (tempo libero). Ma, al di là delle definizioni, sarebbe proprio questa formula ibrida che – secondo Bloomberg – potrebbe salvare il settore aereo dalla riduzione drastica dei viaggi di lavoro.
AGENDA
- Sarà una settimana di importanti appuntamenti economici, con la diffusione di trimestrali di peso. Oggi saranno diffusi i dati sull’industria manifatturiera dell’Unione europea, Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti.
- Martedì 25 gennaio arrivano i dati dell’Osservatorio Inps su reddito e pensione di cittadinanza.
- Mercoledì 26 gennaio si terrà il cda di Tim. Ed è attesa la decisione della Fed sui tassi di interesse.
- Giovedì 27 gennaio arriva il dato Istat sul fatturato dell’industria a novembre. E si tiene il cda di Unicredit sul bilancio 2021.
- Venerdì 28 gennaio arriva il dato Istat sulla fiducia dei consumatori. Attesi i dati sul Pil di Francia, Spagna e Germania.
Buona settimana,
Lidia Baratta
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