A Milano siamo al verde. Non solo per l’aumento del caffè al banco, della pizza, del posteggio a pagamento, siamo al verde anche nel senso più bello del termine. Siamo circondati di alberi, parchi, spazi aperti, siamo in piena trasformazione green.
Già classificata come metropoli più verde d’Italia, Milano risulta essere infatti tra le città italiane più popolose ad aver migliorato progressivamente la propria ecosostenibilità. Recentemente ci siamo piazzati al 30esimo posto, su 105, nel rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia pubblicato da Il Sole 24 ore (dati relativi al 2020). Va bene, non ancora benissimo, ma bisogna aggiungere che la città non ha intenzione di fermarsi qui. A fine 2021 sono stati superati i 500mila alberi in città (aceri, platani e tigli i più frequenti, come dimostrato dal geoportale del Comune con la mappa del nostro patrimonio verde). A questi se ne devono aggiungere poi altri 28mila tra alberi e arbusti in arrivo in tutti i quartieri grazie al progetto di forestazione urbana “ForestaMi” che intende portare 3 milioni di nuovi alberi nell’area metropolitana entro il 2030.
Non finisce qui perché, come si sentiva dire in altri contesti qualche tempo fa, Milano non si ferma. L’operazione “città verde” è in continua evoluzione e coinvolge chiunque, anche noi comuni cittadini mortali. “Premia il tuo verde” è tra le ultime trovate. Si tratta di un concorso bandito dall’Amministrazione Comunale che vuole assegnare un riconoscimento ad alcuni tetti o pareti verdi della nostra città, selezionati da una votazione pubblica e da una giuria tecnica. Un’iniziativa a cui possono partecipare tutti, privati, enti, società, no profit, condomini, locatari, progettisti, chiunque abbia voglia di rendere un tetto o una parete verde. Dietro a tutto questo c’è un progetto europeo ben definitivo che stima che almeno 12 milioni di metri quadri di tetti sotto il cielo della Madonnina potrebbero trasformarsi in superficie green. Mica male.
Coinvolgere direttamente i cittadini, e non solo le istituzioni, è proprio uno dei principi di Clever Cities, questo il nome del progetto in questione, finanziato da un programma di azione per l’innovazione dell’Unione Europea. Un progetto che coinvolge anche Amburgo, Londra e altre città e che, nel nostro caso, vuole promuovere e sperimentare infrastrutture verdi e soluzioni naturalistiche innovative. Oltre ai tetti, infatti, dello stesso progetto fa parte la rigenerazione del quartiere Lorenteggio-Giambellino, con una serie di interventi già iniziati di edilizia residenziale pubblica, tra cui la realizzazione dell’area verde di via Giambellino 129. Nel cuore del quartiere, un’area di 27.000 metri quadri, per lungo tempo abbandonata e che ora, dopo un intervento di bonifica, verrà trasformata entro un anno circa in un parco attrezzato.
Oppure, ancora, la realizzazione della nuova stazione Tibaldi, in piena circonvallazione, che vedremo nel 2023. Cosa c’entra con una trasformazione sempre più verde della città? I lavori della stazione che verrà prendono vita anche grazie ai fondi europei di Clever Cities, che renderà verdissima la fermata Tibaldi. Ci saranno specie autoctone di alberi, arbusti ed erbacee fiorite a preservare la qualità ambientale, la biodiversità vegetazionale e faunistica del quartiere, e poi ancora grandi spazi e pareti verdi, piante ad alto fusto, innovazioni che faranno della stazione uno spazio per chiunque. Specie animali e vegetali comprese che, con questo progetto, qui dovrebbero trovare un ambito idoneo ad ospitare la loro presenza, come pettirossi e capinere (almeno così si legge).
Tornando al concorso in questione. C’è tempo fino al 25 febbraio per partecipare e nel mese di marzo verranno pubblicati i nomi dei vincitori. I premi? Oltre all’orgoglio di aver contribuito allo sviluppo verde della nostra città, c’è anche un supporto economico alla manutenzione del tetto o della parete verde per il 2022, si tratta di cifre che variano dai 2000 ai 5000 mila euro. Restare al verde, sì, ma che soddisfazione.