La marea induce a pensare al movimento, a un avanzare e retrocedere continui, del tempo e della natura stessa. Caterina Ruysch Voltolini arriva a spiegare il concetto attraverso la luce. La luce che cambia al sorgere e al calare del sole e accompagna l’innalzamento e l’abbassamento del mare. La sua mostra personale, ”marea”, sarà ospitata dallo spazio culturale Edicola Radetzky in viale Gorizia a Milano, in zona Darsena, dall’8 marzo.
Voltolini ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e subito dopo ha conseguito anche la laurea in filosofia, che considera un mezzo per approfondire l’indagine dell’estetica artistica.
Stavolta l’obiettivo dell’artista è arrivare a parlare delle tensioni dell’io, delle sue profondità, dei suoi cicli, mutevoli e contemporaneamente rassicuranti. Per farlo, l’Edicola Radetzky ospiterà installazioni luminose contrapposte al caos, alla dimensione materiale e rumorosa del mondo e della città.
Lo spazio si trasforma in fascio pulsante, contenitore di un tramonto e di un’alba che si oppongono a quelli
della Terra, affacciandosi al di là del tempo; il movimento della marea luminosa è meccanizzato ma non subordinato alla
realtà. Una luna dentro, un mare dentro, una vita dentro, che diventano abisso del tempo, una parte di infinito data da
purezza, energia e mortalità.
Insomma, un’occasione per ammutolirsi e scendere in quell’atmosfera primitiva che offre l’oceano, lo sciabordio delle onde, il silenzio e la luce: una fuga dalla realtà e un ritorno alle proprie condizioni originarie. Rimanendo comodamente a Milano.