Quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei porti ucraini a causa dell’invasione russa. Lo ha detto Martin Frick, funzionario del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. «La fame non dovrebbe diventare un’arma», ha detto Frick chiedendo la ripresa delle forniture alimentari ucraine ad altre nazioni per alleviare la crisi alimentare globale.
Prima della guerra l’Ucraina era uno dei maggiori esportatori di grano e produttori di mais al mondo e molti Paesi fanno affidamento sulle forniture di grano da Kiev. A marzo, l’Onu ha registrato un aumento record dei prezzi dei generi alimentari che non si verificava dal 1990
Inoltre, secondo la Cnn, nelle ultime settimane si sono moltiplicate le segnalazioni che riguardavano furti di attrezzature agricole e grano. L’esercito russo, ha raccontato l’emittente tv americana, avrebbe rubato le attrezzature di un concessionario di macchinari agricoli nella città occupata di Melitopol per spedirle in Cecenia. Ma le apparecchiature non sarebbero utilizzabili perché sono state bloccate attraverso un comando a distanza.
L’attrezzatura è stata rubata dalla concessionaria Agrotek con sede a Melitopol, per un valore di cinque milioni di dollari. In tutto, si tratta di 27 macchine agricole portate via, alcune delle quali verso la Cecenia. Ma il fatto che i macchinari fossero dotati di Gps ha permesso di seguirne il percorso e le mietitrebbie sono state bloccate a distanza.
I furti degli ultimi giorni a Melitopol hanno colpito anche il grano tenuto nei silos per portarlo «in Crimea». I russi inoltre avrebbero tentato di espropriare prodotti agricoli anche nella regione di Cherson. Un comunicato dell’Assemblea legislativa della Regione di Krasnoyarsk è stato pubblicato sul sito istituzionale e successivamente cancellato. I deputati di Krasnoyarsk, preoccupati per le conseguenze dovute alle sanzioni estere, hanno votato una risoluzione affinché le “eccedenze” degli agricoltori ucraini venissero espropriate per sostenere le necessità dei cittadini russi.