Pochi sanno che le Brigate Rosse non si limitarono ad agire solo localmente, cioè in Italia, durante gli anni che sconvolsero il tessuto sociale e politico di una giovane, contraddittoria, inesperta Repubblica.
Il 17 dicembre 1981 rapirono un alto ufficiale statunitense, il generale della NATO James Lee Dozier, facendo irruzione nella sua abitazione veronese travestiti da idraulici.
È una notizia che si presta perfettamente alla narrazione seriale, ed è già bizzarro che non sia stata raccontata prima. È Sky a cogliere questa occasione, da un’idea di Davide Azzolini, con una docu-serie dal titolo Il Sequestro Dozier – Un’operazione perfetta, in arrivo su Sky Documentaries da lunedì 13 giugno alle 21.15 e disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV.
La vicenda è intrisa di risvolti inquietanti.
A differenza del delitto di Aldo Moro infatti, avvenuto solo tre anni prima e la cui gestione è oggetto di dibattiti e controversie ancora oggi, le forze dell’ordine e il governo italiani subivano le pressioni degli americani, i quali non avrebbero mai permesso che si consumasse un analogo, tragico epilogo.
La prigionia durò 42 giorni in tutto.
Il 28 gennaio 1982, un magistrale blitz nel covo padovano dei brigatisti salva la vita del generale Dozier e condanna all’arresto l’intero gruppo rivoluzionario senza sparare neppure un colpo. È una parte di storia che la maggior parte di noi ha dimenticato o ignora del tutto.
L‘organizzazione si sfalda in fretta e furia, il fallimento del sequestro Dozier è troppo eclatante per passare inosservato. Poco tempo dopo, però, una squadra speciale della polizia di stato è accusata di aver perpetrato atroci torture e violenze sui brigatisti, sotto diretto ordine delle istituzioni italiane.
La docu-serie alimenta il groviglio di questioni irrisolte e tenta di tracciare il sentiero della verità attraverso le interviste al generale Dozier e ai testimoni diretti, ai filmati e alle immagini di archivio.
L‘interrogativo che soggiace alla durata di tutti e quattro gli episodi emerge minaccioso e carico di altre spinose questioni: la violenza era solo ad appannaggio del terrorismo e dei suoi metodi brutali, oppure era la moneta di scambio corrente tra le istituzioni e le sue controparti, tra la democrazia e i suoi apparati? La violenza rappresenta l‘origine e il dispiegamento dell‘intera storia italiana, che ha scatenato e lasciato dietro di sé la nebbia dei traffici illeciti, delle organizzazioni criminali, della collusione mai chiarita con la mafia?
Realizzata da Dazzle, la docu-serie Sky Original è stata scritta da Davide Azzolini, Fulvio Bufi e Massimiliano Virgilio, con la regia di Nicolangelo Gelormini.