«Guarda quanta acqua scende: se inizi a scivolare, rischi di cadere dal precipizio. Nessuno lo ha mai fatto». Sono queste le parole che Jessica Hawkins, pilota e stunt driver inglese, ha sentito pronunciare dal suo allenatore poco prima di attraversare la rampa allagata della diga della centrale idroelettrica di Kárahnjúkar (Islanda) a bordo della Nuova Range Rover Sport. Il 99,9% degli esseri umani avrebbe rinunciato, ma la 27enne di Headley ha spinto sull’acceleratore ed è arrivata indenne dall’altro lato del canale. Se non avesse osato, semplicemente sarebbe precipitata in un volo che solo nei film abbiamo intravisto.
A questa impresa è stato dedicato il lancio della Nuova Range Rover Sport, proiettato per la prima volta all’interno dell’Advanced Product Creation Centre di Jaguar Land Rover e diventato virale sui social media. Merito del coraggio e della follia (nel senso buono del termine) di Jessica Hawkins, che senza la velocità e il brivido vivrebbe un’esistenza a metà. Oltre a correre nei campionati delle W Series e del British Touring Car, Jess è stata la stunt driver ufficiale del film di James Bond “No Time to Die” e dello show Fast and Furious Live. Esperienze colme di adrenalina che hanno arricchito la carriera e la personalità di Hawkins, che per indole (e necessità economiche, come racconta nell’intervista) non ha mai voluto limitarsi alle gare automobilistiche.
Che significato ha, per te, il concetto di limite?
«È una domanda molto difficile. Nella mia carriera ho sempre provato a fare dei piani e a rispettarli. Alcune porte si chiudono e altre si aprono, e sono sempre stata disposta a sfruttare ogni opportunità. Quindi, se devo essere sincera, per me non c’è un limite. Ho considerato ogni opportunità davanti a me, strana o fantastica che sia. Spesso possono sembrare un po’ scoraggianti, ma le ho considerate tutte».
Durante la traversata della diga a bordo della Nuova Range Rover Sport, come hai fatto a resistere alla corrente d’acqua? Come ti sei preparata?
«Per quanto riguarda la preparazione, avevamo bisogno di una macchina che fosse adatta: la Range Rover Sport era l’auto perfetta. È stato fantastico mettere in mostra questo nuovo veicolo e le sue capacità. Onestamente è stato piuttosto difficile prepararsi per un’impresa del genere: risalire lo sfioratore della diga è molto complesso. So che hanno fatto dei test all’auto prima che io la vedessi, per assicurarsi che fosse adatta. C’è stata un sacco di pianificazione e avevo piena fiducia nel fatto che sarebbe stato sicuro e possibile. È la prima volta che viene fatta una cosa del genere: sono una ragazza molto fortunata».
A cosa stavi pensando dieci secondi prima di entrare nella rampa?
«Stavo solo pensando ad eseguire questa stunt una volta per tutte: il livello dell’acqua era molto alto e stavamo sfidando i limiti della fisica. Volevo solo finire e non pensarci più».
Nel tuo settore, essere una donna è stato un vantaggio o uno svantaggio?
«Quando ero giovane non ero al corrente di essere una delle poche ragazze a praticare questo sport. Nonostante un ottimo curriculum era più difficile essere presa sul serio. Ma era un periodo diverso. Sono contenta del percorso che ho intrapreso. E spero di aver reso più semplice la strada per altre donne che puntano a fare questo sport: sarebbe fantastico. Sono fiera del viaggio che ho fatto e non lo cambierei per nulla al mondo».
Hai iniziato come pilota e sei poi approdata nel cinema: com’è avvenuto questo passaggio?
«Tutto è successo perché non avevo più soldi per fare le gare. È uno sport costoso: non è un segreto. Era molto difficile avere uno sponsor che mi pagasse per le gare. Al tempo, quando ho fatto questa transizione, ero in testa al campionato, ma ho rischiato di non finirlo a causa della mancanza di fondi. Tutti mi dicevano di non perdere questa opportunità per diventare una stunt driver, perché stavo per diventare importante nel mondo delle gare. Se fossi passata in una categoria superiore l’anno seguente, sarebbe stato necessario un budget doppio: non lo ritenevo possibile. Ho fatto il salto nonostante le persone a me vicine mi dicessero di non farlo, ed è stata una delle decisioni migliori che abbia mai preso».
Raccontaci il momento più adrenalinico della tua carriera da pilota e della tua carriera da stunt driver.
«Per quanto riguarda lo stunt, cito la mia prima esibizione: un tutto esaurito alla O2 Arena. Ho fatto la stunt per Fast and Furious Live, dove abbiamo riprodotto live le scene più spettacolari del film. Guidare davanti a quel numero di persone mi ha trasmesso un’adrenalina irreplicabile. Quando guido in gara, invece, l’adrenalina è sempre molto alta perché sei in competizione con gli altri. E quando vinci è tutto amplificato».
Ma quando sei in vacanza ti rilassi o sei sempre alla ricerca di nuove avventure?
«Sinceramente? Non riesco a ricordare l’ultima volta che sono stata in vacanza. Probabilmente avevo 18 anni, ero andata con delle mie amiche in piscina per un paio di giorni: quella è stata la mia ultima vacanza negli ultimi 10 anni. Vorrei tanto prendermi una pausa quest’anno: se c’è una cosa che ho imparato durante il lockdown è che bisogna prendersi del tempo per rilassarsi e godersi la vita. In ogni caso, sono sempre alimentata dalle prossime sfide che affronterò nel futuro. Volevo ringraziare Range Rover per rendermi partecipe di questo grandissimo progetto: è stato meraviglioso e la macchina è fantastica».