Giunto alla sua undicesima edizione, l’Osservatorio Immagino curato da GS1 Italy – società nata per offrire alle imprese un supporto allo sviluppo del business – ha fornito la fotografia del comportamento d’acquisto dei consumatori al supermercato attraverso l’analisi di 128 mila prodotti di largo consumo.
Il confronto viene effettuato incrociando i dati della della banca dati Immagino a dicembre 2021 con i prodotti in vendita nella grande distribuzione rilevati da NielsenIQ.
Nel 2021, gli articoli messi nel paniere dell’Osservatorio hanno sviluppato oltre 39 miliardi di euro di sell-out, pari all’83% di quanto venduto da ipermercati e supermercati in Italia nel mercato del largo consumo. Ma quali sono i trend emergenti trasversali alle categorie di prodotto nel mondo alimentare, del cura casa e del cura persona? Come conoscere i comportamenti d’acquisto dei consumatori e leggere meglio il mercato per poter agire velocemente?
A questi interrogativi l’Osservatorio risponde attraverso una serie di macrotematiche che spaziano dalla misura nutrizionale della spesa media italiana alla dinamica del “senza glutine” e del “senza lattosio”, dall’italianità dei prodotti al trend dei claim consolidati e di quelli emergenti, senza trascurare i fenomeni di mercato, il cibo identitario, i sapori del momento, le caratteristiche organolettiche e i nuovi valori delle aziende in etichetta.
L’edizione 2022 dell’Osservatorio, infine, approfondisce il tema della sostenibilità (con un focus sull’evoluzione dei packaging green) e quello delle occasioni di consumo, ovvero le tendenze più dinamiche che trainano le categorie della colazione, dei pasti e del fuori pasto.
Dalla ricerca è emerso che viviamo un tempo privo difficilmente riducibile a una sola definizione in cui se c’è chi considera il cucinare una perdita di tempo che ostacola il vivere “in velocità” c’è anche chi, invece, adora mostrare quanto acquistato magari in modo impulsivo.
Scorrendo le pagine del rapporto è possibile osservare come tra supermercati e ipermercati il giro d’affari legato al mondo della prima colazione sia stato superiore a 5,7 miliardi di euro (in flessione del 2,4% rispetto all’anno precedente) mentre quello dei primi piatti nonostante abbia sviluppato un sell-out di 2,1 miliardi di euro (6,6% di quota sul totale) si sia rivelato meno performante rispetto al passato (-1,6%).
In flessione anche il segmento dei secondi piatti (-1,3%) in cui si sono comunque messe in evidenza (+4,8%) le vendite dei prodotti accompagnati da un claim riferito alla filiera agricola o in allevamento nell’ambito del tema sicurezza: 313 referenze che hanno realizzato un giro d’affari pari a 270 milioni di euro.
In controtendenza, invece, il mercato dei fuoripasto che ha registrato una crescita del 3,1% frutto, soprattutto, dell’aumento dell’offerta a scaffale (+2,4%) mentre la domanda è rimasta piatta (+0,7%); in termini assoluti si tratta di 15.822 referenze che nel 2021, tra super e ipermercati, hanno realizzato un valore di vendite pari a 4,3 miliardi di euro.
Infine, i consumatori, hanno manifestato anche grande attenzione nei confronti dell’ambiente: in aumento la quota di prodotti che riportano indicazioni sulla riciclabilità del pack (adesso al 35,9%) così come cresce quella che attesta la certificazione Msc (Marine Stewardship Council +6,8%) o il claim no cruelty (nel 2021 le vendite sono salite del +6,1%, sfiorando i 261 milioni di euro).