Prendi un angolo d’Italia di grande fascino come può essere piazza Duomo ad Ortigia o piazza del Campo a Siena, aggiungi una comitiva di turisti, i tavolini di un bar all’aperto, una giornata di sole e un po’ di ghiaccio che tintinna nei bicchieri: la perfetta istantanea della vacanza made in Italy, secondo la maggior parte degli stranieri.
È quanto emerge da uno studio promosso da Sanbittèr condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su un campione di trecento turisti attraverso un monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community lifestyle internazionali.
L’aperitivo all’italiana, tra gli stranieri, è un trend che non conosce battute d’arresto (68%) e i suoi più grandi estimatori sono i tedeschi (61%) che hanno superato americani (56%), francesi (45%), turisti dell’Est Europa (37%) e cinesi (32%).
Ad affascinare è l’Italia dei piccoli borghi, dove la frenesia non ha sopraffatto la qualità e il buon vivere, e dove è bello fermarsi per sorseggiare un drink circondati da piazze incantevoli, monumenti storici e luoghi d’arte.
Ed è proprio l’atmosfera delle piazze italiane, a fare la differenza insieme con gli orari non prestabiliti e la possibilità di ripeterlo più volte al giorno (44%), l’offerta gastronomica (39%), la leggerezza del momento (34%) e il richiamo alla tradizione e all’italianità (41%).
Nei più importanti bar italiani la maggioranza dei turisti sceglie soprattutto vini nostrani (76%) e cocktail analcolici (59%).
Per quanto riguarda invece gli appetizer, sono la ‘nduja e il pesto genovese (45%) a spopolare tra tedeschi, francesi e spagnoli che non sanno resistere alla piccantezza del peperoncino e alla dolcezza del basilico, ma piacciono sempre di più anche la mozzarella di bufala (33%), la pizza e la focaccia (41%) e il tradizionale tagliere di salumi tipici e formaggi regionali, amatissimi soprattutto da tedeschi e statunitensi.
Ecco allora che da New York a Parigi da Londra a Berlino, l’aperitivo nostrano è diventato tendenza, un “canto della sirena” cui non si può resistere.
Il food & beverage rappresenta circa il 25% delle spese fatte da ogni turista in viaggio nel Bel Paese, e può salire fino al 35%. Ad attrarre non c’è soltanto il piacere della bevuta, aspetto conviviale del rito collettivo, ma anche un ricco corollario fatto di atmosfera, profumi, emozioni di cui i visitatori fanno esperienza e che rendono unica la vacanza in Italia.
Per i tedeschi il modo di vivere italiano rappresenta un ideale; per loro l’italiano è, per definizione, spontaneo, spensierato e pieno di vita e fantasia, con un tocco artistico. Ma sono anche tantissimi i turisti newyorkesi e inglesi che ogni anno scelgono l’Italia come meta di viaggio, spinti da una serie di motivi che spaziano dalla bellezza delle architetture ai paesaggi suggestivi fino al buon cibo e al clima. Infine, anche i vicini francesi scelgono l’Italia per non rinunciare all’arte e alla cultura e alle atmosfere incantevoli, neppure in vacanza al mare.
Tra gli ambasciatori dell’aperitivo all’italiana, nonché promotore della ricerca, c’è Sanbittèr, brand nato nel 1961 come Bitter Sanpellegrino, primo aperitivo analcolico del Bel Paese, che recentemente ha promosso la campagna “Tutti i Colori dell’Aperitivo”, allo scopo di lanciare un messaggio di positività e condivisione attraverso la sua gamma di prodotti analcolici dai colori solari e dalle caratteristiche inimitabili.