L’oasi newyorcheseMollo tutto e scappo a Governors Island (per un giorno)

L’isola, ex base militare, è diventata un buen retiro di lusso con spa, beach club e camping di livello per chi vuole spezzare con i ritmi della città senza perdere d’occhio Manhattan

Gitano Island

È la via di fuga più breve dalla città, l’isola-parco raggiungibile solo su ferry, il riparo di chi, dalla vita frenetica della Grande Mela, vuole ritagliarsi una giornata di relax. Governors Island, l’anti-New York nel cuore di New York, è il nuovo place to be. Merito delle sue biciclette, dell’assenza di automobili e degli spazi aperti (una rarità). Ma anche delle sue attività culturali, aumentate negli ultimi anni tanto da spingere l’amministrazione a tenerla aperta, dal 2021, per tutto l’anno e non solo d’estate. E allora, dismessi i panni della base militare (nel 1988 ospitò l’incontro tra Ronald Reagan, George Bush padre e Mikhail Gorbaciov) è diventata, grazie al suo parco immenso dove si trovano mansion del XIX secolo, una delle mete più amate dai newyorchesi.

1) Una delle ragioni è proprio la possibilità di rilassarsi. E poche cose sono meglio delle terme QC NY Spa, di proprietà italiana (la QC Terme), che uniscono l’eleganza europea allo spirito americano. Gli spazi, ricavati riadattando caserme ed edifici degli anni ’30, sono accoglienti e distensivi.

Courtesy of QC NY Spa

Oltre ai letti a infrarossi, saune, sale relax, il resort termale offre una sala dipinta a testa in giù: quando si entra, sembra di camminare sul soffitto. Un’altra sala, insieme alle poltrone di cuoio, presenta un grammofono che suona musica newyorchese degli anni ’20. Un’altra ancora ha una libreria, un caminetto e sedie a dondolo. I modi per rilassarsi sono tanti e chi ama la sauna avrà l’imbarazzo della scelta. Ma se il tempo è bello, forse la cosa migliore è adagiarsi lungo le due piscine all’esterno, con vista spettacolare sui grattacieli di Lower Manhattan.

Courtesy of QC NY Spa

2) Se la spa è stata inaugurata a marzo, il primo luglio ha aperto anche il nuovo ristorante e beach club Gitano Island, altra tappa imperdibile dell’isola. Per il gruppo si tratta di un piccolo trasloco (dopo aver chiuso il Garden of Love a SoHo) e di un progetto ambizioso: un’oasi rigogliosa fatta di piante tropicali e palme da cocco che incornicia un complesso da 600 posti, con un bar di mezcal in una tenda beduina nera, due pergolati, uno spazio per il dj come dio comanda e lounge e cabanas con vista sui grattacieli. Non manca la palla da discoteca sospesa sull’acqua.

Courtesy of Gitano Island

In questa sorta di Tulum ricreata alle foci dell’Hudson, che nelle parole di James Gardner, Ceo e fondatore del gruppo è il primo «beach club di Manhattan», la musica sarà fondamentale: sono già in programma spettacoli live di dj locali e internazionali.

Courtesy of Gitano Island

3) Sull’isola non ci sono alberghi. Per passare la notte l’unica – e ottima – soluzione è il glamping offerto da Collective Governors Island. Ci sono più livelli di comfort: si va dai quattro sontuosi Outlook Shelter, con vetrate, idromassaggio, terrazza privata e un letto king-size, alle 10 Summit Tent, con interni decorati, docce e controllo della temperatura, fino alle 16 Journey + Tent.

Courtesy of Collective Retreats

Tutte le soluzioni vantano le comodità di una stanza d’albergo, con lenzuola soffici, bagno privato e mobili di design. Ma il fascino della vita all’aria aperta, anche se a pochi minuti dalla città, rimane intatto (compresi gli insetti, inevitabili, e qualche inquietante rumore notturno).

Courtesy of Collective Retreats

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