Io lo so amici candidati che volete il voto delle mamme: lo so, vi capisco, vi appoggio, prego accomodatevi nella stanza dei poteri forti. Vi vedo che fate i visionari, gli statisti, gli artisti: e la scuola, e i congedi, e la pensione, e l’allattamento, e il gender, e l’asilo che non è l’asilo ma la scuola materna, ma tanto è uguale, no? No. Ogni mattina mi sveglio e mi domando, guardando gli stracci da stirare: la mia vita è forse cambiata in meglio quando è andato a governare chi ho votato? Non mi risulta, e ci sono questi stracci che possono testimoniarlo. Ma potrebbe sempre andare peggio. Ecco, quindi, una breve analisi di alcuni dei programmi elettorali in riferimento all’unico argomento che ci interessa: i figli.
LEGA: la Lega probabilmente ha sbagliato a salvare in rubrica il numero della persona che si occupa delle mamme e ha chiamato la Lega del Latte, evidentemente non madrelingua.
“Albo di puericultrici “di Stato”. La fase di allattamento e svezzamento del bambino è un momento delicatissimo e spesso le madri non sanno come reperire personale qualificato di sostegno (le c.d. puericultrici). Istituire un Albo che aiuti le madri ad individuare queste figure professionali. L’obiettivo nostro è un modello francese, per cui, addirittura, la babysitter e la puericultrice vanno a casa della donna, indistintamente, indipendentemente dalle categorie sociali e di reddito, salvo che, poi, dopo, dopo che si ha l’accesso universale al sistema, si fa una progressione nella tassazione. È chiaro, è di tutta evidenza che poi la tassazione viene diversificata, è chiaro e di tutta evidenza che il servizio deve essere diversificato dal punto di vista della tassazione rispetto a chi ha poco o rispetto a chi ha molto, ma deve essere un concetto universale e culturale per tutti, un accesso indeterminato a tutti”. Quindi ci sono queste puericultrici che ti piombano nella camera d’ospedale, in casa, e le devi pure pagare, mentre adesso ti rovinano la vita gratuitamente. Diciamo che la presenza delle consulenti dell’allattamento è l’unica cosa di cui non sentiamo la mancanza. Certo, sono un po’ delusa che non si parli di allattamento al seno, anche perché poi cosa fai, ti ritrovi in casa una che vuole insegnarti a bollire l’acqua per il biberon?
MOVIMENTO 5 STELLE: Conte dice che le mamme lavoratrici devono andare in pensione prima. “PENSIONE ANTICIPATA PER LE DONNE LAVORATRICI CHE HANNO FIGLI. Le mamme potranno uscire prima dal lavoro grazie a un bonus maturato per ogni figlio avuto. Dalla parte delle donne, per permettere al Paese di crescere”. Quando andrò in pensione probabilmente sarò morta e quindi bisognerebbe parlare di reversibilità; parimenti alla mia morte e alla mia pensione, mio figlio sarà a sua volta pensionabile. Mi sembra chiaro che l’obiettivo sia la creazione di un buco spazio-temporale volto ad assorbire tutti i contributi versati per pagarsi il funerale. Un altro buco spazio-temporale su cui riflettere si riferisce a un altro punto del programma: “Equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità̀. Per rendere finalmente concreta la parità di genere nella gestione familiare e nella vita lavorativa”. Con la completa parità genitoriale tra donne e uomini, perché solo le mamme devono andare in pensione prima? Christopher Nolan, Conte ti ha forse hackerato la sceneggiatura di “Interstellar 2”?
PARTITO DEMOCRATICO: Vogliono rubare i bambini alle mamme e obbligarli e studiare dai 3 ai 18 anni, “rendendo gratuita e obbligatoria la scuola dell’infanzia nell’ambito del sistema integrato esistente e incrementarne il fondo nazionale, per garantire la progressiva gratuità dei servizi educativi 0-3 anni per i nuclei familiari a basso ISEE, con particolare attenzione all’offerta formativa nel Sud del Paese”. Vogliono dare il voto ai sedicenni. Vogliono dare 10.000 euro ai diciottenni. Alle mamme nemmeno un cesto di frutta, cosa siamo, le figlie della schifosa? Programma di evidente ispirazione montessoriana, volto a rendere i bambini autonomi rispetto alle mamme: amici del PD, non mi sembra una grande idea, non viviamo mica in Scandinavia. Poi una volta parlano di asili, l’altra di scuola dell’infanzia: i loro figli vanno tutti in scuole steineriane? Non capisco perché gli amici del PD, che hanno preso la residenza su Twitter, in merito all’obbligatorietà non dicano semplicemente quello che è scritto nel programma, o almeno come l’ho capito io: rendiamo obbligatoria la materna in modo che i bambini che vivono in uno stato di povertà abbiano almeno un pasto assicurato al giorno. Cosa siamo, dei mostri che dicono: facciamo morire di fame i bambini poveri? Non ce l’avete uno spin doctor?
AZIONE E ITALIA VIVA: Qui ci troviamo di fronte a un programma visionario, mie belle signore: ribaltare il concetto di Naspi e dire alle mamme: invece di licenziarti e prendere la Naspi ti diamo dei soldi. “Incentivo post-maternità per le lavoratrici che rientrano al lavoro o iniziano un nuovo impiego dopo aver usufruito del congedo di maternità, entro il compimento del primo anno di età del bambino. Il sostegno al reddito erogato sarà pari al 30% della retribuzione mensile al primo figlio con tetto a 5.000 euro, al 35% al secondo figlio con tetto a 6.500 euro e al 40% dal terzo figlio, con tetto a 8.000 euro e durerà fino a 30 mesi”. Non mi sento nemmeno di commentare, sono destabilizzata dal fatto che Calenda e Renzi vivano del 3000.