Di necessità, virtùEcco perché abbiamo ideato il Festival di Gastronomika

Sentivamo il bisogno di raccontare in un grande appuntamento condiviso e dal vivo le nuove leve dell’enogastronomia italiana e gli importanti cambiamenti che stanno mettendo in atto nel settore

Foto di Gaia Menchicchi per Forketters

La cucina italiana è sempre stata un’espressione lineare. Dopo la grande scuola marchesiana, allievi e discepoli di quello che è considerato a buon diritto il primo grande cuoco italiano hanno dato vita a un universo variegato e composito, seguendo le orme tracciate e facendole proprie. Oggi, complice anche il Covid che si è abbattuto su questo settore in maniera decisamente potente, i giovani rappresentanti del settore hanno intrapreso un grandissimo cambiamento, dimenticando il passato e riscrivendo i codici e gli stilemi di uno dei settori più rappresentativi dell’Italia.

Con il Festival di Gastronomika, che avrà luogo al Teatro Franco Parenti di Milano il 5 ottobre prossimo, vogliamo dare voce e visibilità ai rappresentanti di quella nouvelle vague dell’enogastronomia che sta facendo la differenza nell’evoluzione di questo settore. Sono in tanti, sono un movimento, e che siano chef o pasticceri, persone di sala o professionisti dell’enologia, agronomi o produttori, hanno tutti uno stesso modello di visione, e una strategia personale comune. Studio puntuale, esperienze internazionali di rilievo, radicamento al territorio a cui si torna con la capacità e l’entusiasmo di costruire una credibilità nuova, partendo dalle radici ma cercando di portare i rami oltre il locale, verso il mondo. Studiano, si informano, viaggiano, si confrontano, collaborano, mettono in discussione le regole costituite che fino a qualche anno fa erano le tavole della legge e non potevano essere contestate. Provano a cambiare stile, modalità, economie di scala, approcci. 

Questi protagonisti stanno rivoluzionando il concetto stesso di cucina e ne stanno costruendo uno nuovo. Con in testa la sostenibilità degli ingredienti e del lavoro, con l’etica applicata a un mondo che ne era privo, e soprattutto con l’idea del rispetto totale della materia prima, di loro stessi e della loro possibilità di vivere, prima ancora che di lavorare.

In un mondo alla ricerca spasmodica di addetti motivati e preparati, sentivamo impellente il bisogno di riunire tutti questi giovani attorno a dei tavoli di lavoro, ascoltarli discutere, fornire loro una piattaforma fisica di confronto, grazie alla quale riuscire a comprendere meglio l’attualità di questo settore e restituire valore e appeal a delle professioni che sempre di più non sono l’ultima spiaggia ma una grande opportunità di affermazione creativa.

Volevamo che avessero la possibilità di confrontarsi tra loro e con il pubblico, e che potessero poi vedere le loro idee circolare grazie a una piattaforma come Gastronomika, che inizia così un percorso nuovo per mettere in luce i valori di riferimento di questo grande spirito enogastronomico collettivo. Il Festival è un punto di partenza di una nuova narrazione del cibo e del vino, e speriamo sia un granello da far germogliare con tanti altri appuntamenti insieme.

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