Secondo Matteo Renzi, Enrico Letta ha sbagliato tutto nella campagna elettorale. Il leader di Italia Viva, alleato nel Terzo Polo con Carlo Calenda, lo dice senza mezzi termini in un’intervista al Giornale. Spingendosi addirittura a definire il segretario del Partito democratico come «un infiltrato della Meloni». E a Berlusconi che dice di essere moderato, ricorda: «Un moderato non vota la fiamma, un riformista non vota Di Maio».
Sul rapporto degli 007 americani in merito alle influenze russe sui partiti italiani, Renzi resta scettico e chiede le prove. «Un pezzo di sinistra ha la brutta abitudine di pensare che le elezioni si vincano evocando la paura», spiega Renzi. «Questo clima mi fa pensare a quando il mio avversario era Berlusconi, allora lo dissi chiaramente: io voglio sconfiggerlo alle urne, non demonizzarlo. Io sono stato vittima delle fake news e della disinformazione russa. Se ci sono le prove sui finanziamenti si tirino fuori, altrimenti è solo fango e si rischia di rafforzare non solo l’avversario, ma anche la propaganda russa. Sulla vicenda dei soldati russi a Bergamo durante il governo Conte pure va fatta chiarezza. Abbiamo chiesto una commissione d’inchiesta sul Covid. Nessuno tranne noi l’ha votata. Come mai?».
Davanti a un centrodestra che sembra andare a vincere senza ostacoli il prossimo 25 settembre, Renzi critica aspramente il Pd: «Letta è il miglior alleato della Meloni: ha aperto la campagna elettorale chiedendo di aumentare le tasse, per dirne una. Si è alleato con Fratoianni e Bonelli che sono contro la proprietà privata, i rigassificatori, le infrastrutture. Fra poco proporranno di sequestrare tutte le automobili perché inquinano. Fanno battaglia per l’abolizione dei jet privati mascherando la lotta di classe con l’ambientalismo, ma l’ambiente si difende con il nucleare pulito, non con i no a tutto. Ho provato a portare il Pd a parlare al centro, ma evidentemente puoi togliere la sinistra radicale dal Pd ma non l’amore di un certo Pd per la sinistra radicale».
Secondo Renzi, Enrico Letta «ha sbagliato tutto. Ha sbagliato alleanze, ha sbagliato coalizione, ha sbagliato sul Jobs Act. Si è preso in carica Di Maio e Fratoianni e ha lasciato fuori noi: la certezza matematica di perdere collegi. Ormai l’unica spiegazione possibile è che Letta sia un agente infiltrato della Meloni, altrimenti non si spiega».
Renzi racconta che Letta «ha provato a offrirmi qualche seggio: ho risposto ancora una volta che io non sono in vendita. Ci hanno provato tante volte a comprarci, come quando Conte mi offrì un incarico all’Onu scambiandolo per la Nato. La nostra dignità e le nostre idee non sono in vendita».
Poi marca la differenza dal centro di Berlusconi: «Io e Calenda corriamo soli al centro, loro corrono con i sovranisti». E ricorda che «un moderato non vota la fiamma, un riformista non vota Di Maio. Questo spiega il successo del Terzo Polo».
Renzi ripete ancora una volta che farà «di tutto per riportare Draghi a Palazzo Chigi, ma non penso che la Meloni sia un pericolo per la democrazia. Penso piuttosto che lo sia per i conti pubblici». E su Giuseppe Conte, che l’ha invitato ad andare senza scorta in Sicilia a criticare il reddito di cittadinanza, conclude: «La frase dimostra la statura dell’uomo. Averlo mandato a casa resterà per sempre uno dei più alti servizi che ho reso al mio Paese».