Ci sono alcuni celebrazioni, ricorrenze, feste e manifestazioni per le quali – se non ne siamo mai stati coinvolti – si tende a non sviluppare una specifica sensibilità. Questo perché si tratta di tradizioni regionali o comunali, usanze tramandate tra famiglie o per motivi religiosi, storici, culturali. Ci sono poi alcuni casi in cui un singolo evento riesce ad unire tutti questi aspetti e ad essere non solo un successo nel territorio in cui si svolge ma uno degli eventi più significativi e sentiti a livello internazionale. La festa del baccalà alla vicentina celebra quest’anno la sua trentacinquesima edizione e si svolgerà a Sandrigo, dal 15 al 26 di settembre (ben più lunga dei classici weekend cui siamo di solito abituati per le rassegne gastronomiche). Un vero e proprio momento di incontro (e di racconto) tra la cittadina vicentina e la comunità di Rost, piccola cittadina dell’arcipelago norvegese delle Isole Lofoten con cui da anni ormai vige un gemellaggio e una continua collaborazione. Rost è una delle poche e selezionate aree di pesca ed essiccazione dello stoccafisso norvegese. Si tratta di 23 soli produttori in tutto il paese, certificati dall’associazione Torrfisk fra Lofoten, per garantire l’origine e la qualità del marchio IGP, Indicazione Geografica Protetta. Dal 2014 infatti l’Unione Europea, al pari di Parmigiano Reggiano o dell’Aceto Balsamico di Modena, ha riconosciuto lo stoccafisso di Lofoten IGP come di qualità superiore per gusto e consistenza inconfondibili. Solo in quest’area geografica infatti, a nord del Circolo Polare Artico, il merluzzo selvaggio – noto con il nome di Skrei – si spinge ogni inverno per deporre le uova. In seguito viene pescato, lavorato ed essiccato con le stesse tecniche utilizzate dai vichinghi più di 1000 anni fa.
È stato grazie alla Pro Sandrigo, organizzatrice della manifestazione, che si è stretta questa join venture in modo tale da proporre soltanto il meglio della tradizione vicentina a tutti gli appassionati e cultori del baccalà. Il programma è ogni anno diverso ma sempre intenso e ricco non solo di ricette ma anche di degustazioni e serate più esclusive. Le ricette della tradizionale non mancano ma a queste si aggiungono piatti più innovativi come gnocchi di zucca, ravioli, pizza gourmet, baccalà in tempura, risotto, sushi con baccalà, insomma ce n’è per tutte le generazioni!
Tra i momenti più rappresentativi della manifestazione non può mancare l’investitura dei nuovi membri della Venerabile Confraternita del Baccalà, preceduta dal Corteo del Doge con sbandieratori e figuranti. Un ensemble di personalità vicentine unite dalla comune passione per il baccalà e attivi nella difesa della sua tradizione, un sodalizio «che non sia soltanto dedito a riunioni mangerecce, ma proteso a difendere la buona cucina locale». Tra gli obiettivi della confraternita si ritrovano: la stesura della ricetta ufficiale per il baccalà alla vicentina (che vi consigliamo di andare a leggere sul loro sito proprio per smentire definitivamente tutti i vostri dubbi), allacciare rapporti con quelle regioni che usano il baccalà in cucina, invitare persone esterne alla zona e alla comunità a conoscere queste usanze e premiare quei ristoratori che propongono i piatti a base di baccalà in maniera fedele alla tradizione.
Qualora decidiate di partecipare alla Festa del Baccalà di quest’anno preparatevi a grandi folle e festeggiamenti, un entusiasmo coinvolgente da parte di tutta l’organizzazione, ma soprattutto siate pronti a diventare dipendenti dallo stoccafisso norvegese perché ogni ricetta – nuova o tradizionale – vi conquisterà!