Stampe d’artistaSeta e velluti come tele su cui dipingere il gioco dell’oca per vestirsi con ironia

Dalla forma originale del classico foulard 90x90 nasce la collezione Franco Ferrari illustrata da Silvia Tassoni che gioca con l’immaginario naturale e con antichi rituali ludici per abiti-pigiama che diventano pezzi unici

Franco Ferrari, collezione autunno-inverno 2022-2023 (courtesy of Achille Pinto)

«Per i disegni della collezione invernale ho preso come riferimento principale antiche raffigurazioni di animali e botanica. Sono personaggi di altri tempi come i saltimbanchi del circo che tornano in miniature nel gioco dell’oca, così come le mongolfiere che sembrano sperimentare i primi voli. Il gioco dell’oca, in particolare, crea il contrasto voluto e studiato tra il disegno romantico e i colori moderni, donando però una perfetta armonia alla rappresentazione finita. Inoltre, rappresenta per me un tema molto caro, il gioco da tavola, che unisce grandi e piccini e che verrà probabilmente raffigurato in forma diversa in ogni collezione», racconta Silvia Tassone, l’illustratrice che ha realizzato la collezione autunno-inverno di Franco Ferrari. Nata a Roma, ha trascorso gran parte della sua vita all’estero viaggiando, sia per lavoro che per passione. La natura, il mare, i fiori e i colori sono continue fonti di ispirazione per Silvia. Le sue illustrazioni su seta rappresentano una visione raffinata di un mondo fantastico e lussureggiante.

La collezione AI 22 di Franco Ferrari (courtesy of Achille Pinto)

La sua tela è il quadrato classico del foulard 90×90 che diviene una cornice che circoscrive e definisce lo spazio creativo. Così l’illustratrice romana che trae dalla natura la sua maggiore fonte di ispirazione, colonizza un perimetro, che racchiude un quadro di stampa, lo replica e lo moltiplica, fino a trasformalo in un abito che diviene un artwork da indossare.

«Sulla seta e sul velluto si posano libellule e sbocciano ciclamini, fresie o gerbere, fiori invernali come le nuance della collezione. Gli scarabei crescono e diventano psichedelici, i germani reali si librano sull’acqua, pronti a spiccare il volo per migrare. Il carré si popola di creature e di mondi, come quello del circo o dei giochi da tavolo, con un’iconografia che rimanda alle feste in famiglia», spiegano da Achille Pinto, la maison che con il suo know how ha saputo tradurre l’immaginario di Silvia in stampe e abiti.

Il foulard diventa camicia, abito, gonna, pantalone e persino capospalla, spesso double-face, o realizzati con una particolare tecnica di stampa “twin” che prevede una coloritura diversa del fronte rispetto al retro, una tecnica sofisticata che consente l’effetto “reversibile” mantenendo la leggerezza di un soffio di vento.

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