Eccesso di viltàI russi rubano gli autovelox in Svezia per equipaggiare i loro droni

Secondo il ministero dei Trasporti svedese, almeno un centinaio di telecamere Canon sono state staccate dai rilevatori di velocità. Lo stesso modello trovato nei droni russi usati in Ucraina nelle ultime settimane

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La guerra in Ucraina rischia di provocare un aumento degli incidenti stradali in Svezia. Per effetto dell’aggressione di Putin, infatti, la Russia è stata messa sotto sanzioni che le impediscono anche di acquistare chips e altre componenti tecnologiche indispensabili all’industria militare. Assieme alla difficoltà di arruolare gente disposta a combattere, questa carenza sta gravemente danneggiando la capacità bellica degli invasori. Per sopperire, i russi ne stanno inventando di tutte, e già sui loro carri armati sono stati trovati dagli ucraini chip di frigoriferi e lavastoviglie. Adesso, stanno mandando loro agenti a rubare le telecamere degli autovelox svedesi per sistemarle sui droni. 

La notizia la dà Aftonbladet. In italiano «Il foglio della sera», è un quotidiano serale di Stoccolma pubblicato in formato tabloid, che fu fondato nel 1830 e che dichiara «quotidiano indipendente socialdemocratico». Appartiene anzi alla confederazione dei sindacati Svedesi (Lo), oltre che al gruppo norvegese Schibsted, e con 150.000 copie stampate e 250.000 di diffusione digitale è una delle testate più autorevoli e popolari del Paese scandinavo, oltre che essere stata una testata pioniera su Internet: una edizione addirittura nel 1994!

In un articolo appunto in data 19 ottobre, Aftonbladet ricorda che «gli autovelox continuano a scomparire in Svezia, da ultimo lungo la E16 tra Hofors e Falun». «Almeno tre nelle ultime 24 ore». Il loro tipo di telecamere – Dslr Canon – è infatti lo stesso utilizzato dai russi nei droni da loro fabbricati che vengono utilizzati in Ucraina. Il controspionaggio svedese SäPo (Säkerhetspolisen),  interpellato, spiega che è a conoscenza delle informazioni che circolano, ma non può commentare il proprio lavoro di intelligence. Lo stesso Aftonbladet cita poi l’altro giornale svedese Södra Dalarnes Tidning,, foglio locale di orientamento liberale anch’esso antico (risale al 1881), per aggiungere che «altri due sarebbero stati rubati a Hedemora». E informa che «i furti delle ultime 24 ore sono ora oggetto di indagine da parte della polizia a Dalarna e Gästrikland».

La pista si ricollega a un video pubblicato dal ministero della Difesa ucraino, in cui un drone russo precipitato in Ucraina viene fatto a pezzi. E al suo interno si trova una videocamera Canon attaccata con velcro a una piccola piastra d’acciaio, mentre una bottiglia per animali domestici viene utilizzata come serbatoio del carburante. «Un normale autovelox – vale il suo peso in oro», è il commento.

Secondo l’amministrazione svedese dei trasporti, almeno un centinaio di telecamere in tutto il paese sarebbero state rubate negli ultimi mesi. Solo il 27 agosto undici autovelox sono scomparsi sulla strada provinciale 292 tra Tierp e Hargshamn, e tre giorni dopo proprio Aftonbladet aveva dato notizia del furto di quasi 50 autovelox nell’area di Stoccolma. A settembre i furti erano proseguiti, soprattutto nella regione dell’Uppland. Secondo il ministero della Difesa ucraino, droni russi praticamente fatti in casa sono stati utilizzati in numerosi attacchi contro l’esercito ucraino, in particolare per esplorare e localizzare le posizioni di difesa. Ma sembra anche per trovare bersagli per l’artiglieria.

«Indipendentemente dal fatto che vengano venduti o meno alla Russia», osserva l’articolo, «si tratta di un affare costoso per l’amministrazione svedese dei trasporti», dal momento che «la sostituzione di ogni autovelox costa circa 250.000 Sek». 24.428 euro! Nella maggior parte dei casi il contenitore dell’autovelox è stato infranto e la cassetta di misurazione rimossa. Là dentro stanno una fotocamera, un radar, un flash e un processore, ma quando la cassetta viene poi ritrovata quel che manca è solo la fotocamera!

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